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Napoli, costretto a cedere la cava al clan: condannato il fratello del boss dei Casalesi

tribunale_3Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli, Alberto Capuano, ha condannato a otto anni di reclusione, Pasquale Zagaria, fratello del boss dei Casalesi Michele. Era accusato di sequestro di persona, minacce ed estorsione aggravata. Secondo l’accusa, sostenuta in aula dal procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso, Pasquale Zagaria aveva costretto un imprenditore a cedere la propria cava di tufo nel quartiere di Napoli di Chiaiano, perche’ il clan doveva adibirla a discarica.La vittima, cosi’ come ha raccontato ai pm, fu sequestrata mentre erano in corso altre trattative per la compravendita di quella cava con Fibe, che in piena emergenza rifiuti a Napoli voleva adibirla a fossa per i sacchetti della immondizia. Uomini dei Casalesi, allo stato ancora identificati, prelevarono l’imprenditore nei pressi della sua cava, costringendolo a salire su un’auto bendato, e portandolo in un casolare di campagna dove era seduto ad aspettarlo Zagaria che aveva una pistola poggiata sul tavolo. L’imprenditore fu obbligato a consegnare l’intera somma di denaro, pari a circa tre miliardi di lire che Fibe aveva versato per l’acquisto della cava.

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