Pompei, visita di Bray e Trigilia accolta con sit in di protesta dei cittadini

pompei 1“Pompei patrimonio dell’umanità ma non dei pompeiani”. Questo lo slogan con il quale è stato accolto il ministro per i Beni e le Attività culturali Massimo Bray in visita a Pompei proprio in queste ore assieme a Carlo Trigilia, ministro per la Coesione territoriale. Un messaggio chiaro, diffuso da un gruppo di cittadini che si sono organizzati in un sit in pacifico proprio nei pressi di Porta Stabia, ingresso degli scavi archeologici dove era previsto l’arrivo di Bray e Trigilia. Gli striscioni di protesta sono stati disposti pompei 2all’altezza del secondo cancello del supermercato Carrefour, difronte alla Porta Stabia. E i ministri avranno sicuramente visto, anche se solo di sfuggita, i cittadini nell’atto della loro protesta pacifica. Una visita congiunta quella dei due uomini del governo targato Letta, per fare un punto della situazione sullo stato d’avanzamento del Grande Progetto Pompei  per il quale sono stati stanziati 105 milioni di euro. Un momento di riflessione importante sulle preoccupanti condizioni di conservazione del sito archeologico patrimonio dell’Unesco. E il tutto alla presenza di funzionari e dirigenti  della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei che hanno relazionato ai due ministri sullo stato delle cose.

A seguire, il ministro Trigilia si è recato in visita sui cantieri finanziati dal Grande Progetto Pompei. Poi il ministro per la Coesionepompei 3 territoriale ha incontrato i rappresentanti delle istituzioni locali. Massimo Bray, invece, ha tenuto un’audizione con la Commissione Cultura del Senato. Una giornata densa di appuntamenti in agenda, dunque. E quale occasione migliore per far sentire la propria voce? Questo è quanto devono aver pensato i cittadini di Pompei che, con compostezza, hanno protestato per rimarcare un pensiero preciso: l’assenza di un legame credibile fra la città nuova e quella antica. Una Pompei che è patrimonio dell’umanità ma che sembra appartenere poco o nulla ai pompeiani: questo il tema di fondo della protesta. E confidando in provvedimenti efficaci in grado di raddrizzare il tiro impazzito delle tristi sorti degli scavi di Pompei, in tanti auspicano una rinascita della città tutta.

Marianna Di Paolo

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