“Signori si nasce, non si diventa ed io lo nacqui modestamente”, questa una delle celeberrime frasi pronunciate dal principe Antonio De Curtis nel film Totò Peppino e la malafemmina. Ed Alessandro Siani, proprio come diceva il grande Totò, signore lo è per davvero. Perchè, nonostante gli spiacevoli accadimenti che hanno portato all’annullamento del suo spettacolo previsto nell’area archeologica degli scavi di Pompei per la serata del 26 luglio, ha dimostrato di avere un gran cuore. L’attore partenopeo infatti, ha mentenuto la sua promessa. Ha deciso comunque di devolvere, nonostante tutto, la cifra di 20,000 euro a sostegno del sito archeologico patrimonio dell’umanità, che certo non vive una stagione felice. Dopo crolli di alcune domus, sopralluoghi dei vari ministri di turno e lo stanziamento di 105 milioni di euro per il Grande Progetto Pompei, la serata di Siani sembrava il simbolo di una nuova primavera per un patrimonio culturale dal valore inestimabile, le cui sorti sono care ai pompeiani e non. Ma quello che doveva essere uno spettacolo d’intrattenimento all’insegna della solidarietà si è trasformato nella più improbabile delle bagarre. E’ accaduto di tutto. Biglietti falsi; sedute occupate da spettatoti “abusivi”; esponenti politici dell’amministrazione pompeiana che hanno fatto man bassa di inviti e biglietti omaggio; tickets erogati per un numero superiore rispetto ai posti previsti.
E ci sono novità anche per tutti coloro che avevano acquistato il biglietto. Sono previsti i risarcimenti. In una nota diramata dall’ufficio stampa dell’artista napoletano si chiariscono tempi e modalità di rimborso. Chi vorrà ottenere indietro i soldi potrà contattare la ”GO 2” (tel.081-8038382 oppure il box informazioni di Pompei al 3889225040). La produzione, comunque, annuncia che coloro che hanno acquistato il biglietto e non intendono farselo rimborsare potranno comunque assistere allo spettacolo che si terrà il prossimo 29 dicembre al Teatro Augusteo di Napoli, alle 18.00 e alle ore 21.00.
Questo è quanto era dato sapere a tutti quelli che avevano acquistato un regolare biglietto. Tutto il resto è stata una baraonda totale. Una brutta figura per la città tutta. L’ennesimo accadimento che getta un’ombra scura sulla storia recente di Pompei. Non resta che confidare nell’intelligenza e nel buon cuore di Siani. Sarebbe auspicabile che ritornasse, in un futuro non troppo lontanto, nella cittadina mariana. Per essere accolto con il garbo e la cortesia che sarebbe stato giusto e doveroso riservargli.
Marianna Di Paolo