Pompei, flop per lo show di Siani fra ingressi abusivi e tafferugli

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Una maledizione sembra tormentare gli scavi di Pompei. Ai crolli delle domus s’aggiunge il flop totale dello spettacolo del comico napoletano Alessandro Siani organizzato all’interno del sito archeologico. Una serata per la quale l’attore protagonista di “Benvenuti al Sud” avrebbe dovuto devolvere la cifra di 20.000 euro d’incasso a sostegno della Soprintendenza e un’ altra parte del ricavato a favore del pagamento degli stipendi arretrati ai dipendenti degli scavi. Uno spettacolo d’intrattenimento all’insegna della solidarietà. Queste le intenzioni. Ma anche un’occasione per riflettere sulle difficoltà vissute dal sito archeologico. Invece, la disorganizzaione ha avuto la meglio e lo spettacolo non è andato in scena. E a tutti quelli che avevano acquistato regolare biglietto non resta che l’amaro in bocca.

E’ accaduto davvero di tutto. E’ la cronaca di un insuccesso a pieni voti.  Sedute prenotate occupate da persone senza biglietto. Accesso agevolato per amici e parenti del personale di custodia del sito. Biglietti venduti per un numero di gran lunga maggiore rispetto ai posti a sedere previsti. File interminabili. Illuminazione pessima. Una situazione surreale che ha generato disordini e momenti di alta tensione. Non sono mancati neppure i malori di alcune persone. Le forze dell’ordine si sono viste costrette a sedare gli animi incandescenti e a controllare i biglietti, circa 1600 in totale. E lo sdegno di Siani era cosa inevitabile. C’è chi giura di averlo sentito profferire: “era per beneficenza, almeno un biglietto lo potevate comprare”.

Una figura barbina davvero per la città di Pompei. E’ la causa è stata la cattiva educazione di alcuni che ha penalizzato tutti gli altri. Perchè se è vero che alcune sedute erano state occupate impropriamente, il buon senso avrebbe dovuto indurre gli “abusivi” ad alzarsi con educazione e magari a scusarsi anche per l’appropiazione indebita. Ma la mamma degli imbecilli, come dice qualcuno, è sempre incinta. E pare abbia partorito parecchi pargoli nella serata del 26 luglio. Rammarica davvero dover raccontare di uno spettacolo mai andato in scena. Peraltro, ad onor del vero, va detto che non erano stati previsti neppure accrediti per la stampa. Almeno a noi così è stato detto. Qunidi per questo articolo sono state utilissime anche le testimonianze degli spettatori indignati giunte in redazione, oltre che la nostra presenza nei paraggi. Delusione e sdegno. Questi i sentimenti più diffusi. E deve essere una maledizione davvero tutta pompeiana perchè, situazioni simili si verificarono anche in occasione dello show di Massimo Ranieri  “Canto perchè non so nuotare da quarant’anni” in scena a Pompei qualche anno fa. Ma in quella circostanza, dopo iniziali momenti di concitazione lo spettacolo andò in scena. Al buon Siani, invece, è andata peggio. E c’è da sperare davvero che non abbia fatto croce nera con la città di Pompei.

Marianna Di Paolo

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