Scafati, ultima domenica di Luglio, una folla in trepidante attesa della statua della Madonna delle Vergini occupa a poco a poco gli spazi lungo i marciapiedi del tratto di strada iniziale di via S. Antonio Abate fino ad arrivare nella contrada Cappelle. L’afa insostenibile non scoraggia lo stuolo di fedeli e semplici curiosi che sono lì per attendere il passaggio della processione, giunta al suo 300esimo anniversario. Per l’occasione, la statua della Madonna ,alloggiata su di un carro viene trainata
da due enormi buoi. Questo per rievocare il primissimo viaggio della sacra effige che, secondo un’antica leggenda, viaggiava verso la città a cui era destinata trasportata da un carro di buoi ma, quando giunse sul ponte in prossimità dell’attuale piazza Vittorio Veneto di Scafati, divenne talmente pesante da non permettere di proseguire il viaggio; si pensò quindi che la Madonna delle Vergini avesse scelto la città a cui voleva appartenere e dal 1713 viene venerata nella chiesa che in seguito fu a lei dedicata.
Alle 22:30 circa, subito dopo la tradizionale “batteria” di fuochi d’artificio della contrada Cappelle, la processione parte attraversando via S. Antonio Abate e via Pietro Melchiade fino a fermarsi per qualche minuto sul ponte di via Roma, lo stesso luogo dove si narra che abbia deciso di fermarsi 300 anni prima. L’atmosfera di fede e tradizione popolare sprigionata dalla sacra effige che si erge tra la gente, le bancarelle della festa e la moltitudine di teste è veramente indescrivibile, le corna dei buoi che precedono la statua incorniciano il volto della Madonna creando qualcosa di magico agli occhi di tutti coloro che osservano la scena. Alle 23:10 il carro giunge davanti l’ingresso della chiesa e la Madonna delle Vergini viene riposta al suo interno, nel frattempo la banda che accompagnava il corteo si sistema sul palco di Piazza Vittorio Veneto allietando gli spettatori con dolci e raffinate melodie.
Raffaele Cirillo