“Non credo alla malafede del presidente e del direttore generale – spiega Milo – ma proprio non riesco a comprendere la ratio che anima taluni procedimenti dal chiaro sapore ‘arteriosclerotico’. Che senso ha, infatti, approvare, alla vigilia della fusione, un organigramma con tanto di riconoscimento ed attribuzione di ruoli e posti chiave salvo poi, esattamente un minuto dopo la nascita dell’Eav, autosconfessarsi procedendo con il licenziamento in tronco di cinque dirigenti?”.
Per il leader di Noi Sud: “a nulla vale tirare in ballo motivazioni in perfetto stile spendig review”, dal momento che “questi stessi tagli si sono poi palesati nella gestione di costi a dir poco quintuplicati. Mi chiedo solo cosa stia facendo la Corte dei Conti e perché non sia ancora intervenuta”. “Ora come ora – ammonisce il parlamentare – non possiamo non richiamare l’attenzione sui tanti contratti relativi alle commesse sospese”. Contratti sui quali, conclude Milo: “occorrerà tenere alta la guardia prima che l’attuale amministrazione dell’Eav transiga qualcosa di cui altri non hanno diritto. Ci auguriamo solo di non dover essere costretti a ‘interessare’ della cosa sedi diverse da quelle della politica”.