Incompatibilità tra cariche istituzionali e ruoli dirigenziali nelle strutture della pubblica amministrazione: bisogna scegliere da che parte stare nel giro di 15 giorni di tempo, oppure si rischia la decadenza dal posto di lavoro e dalla carica istituzionale. E’ stato questo l’argomento che ha dominato la seduta del primo consiglio comunale dell’amministrazione del sindaco di centrosinistra Nicola Cuomo. Sembrava tutto scorrere liscio quando il segretario generale Vincenzo Lissa ha contestato l’incompatibilità al consigliere comunale Eutalia Esposito (eletta tra le fila di Rinnovamento democratico a sostegno del candidato a sindaco Salvatore Vitiello) ed al consigliere di maggioranza Antonio Sanges (Stabia in progress). Quest’ultimo quando ha sentito pronunciare il suo nome accostato alla parola “incompatibilità” dalla bocca del segretario Lissa alias “Il Burocrate” a dir poco spiazzato: “si tratta di un residuo di indennità di consigliere comunale, provvederò ad eliminare nei prossimi giorni questo problema che mi ha sorpreso. Potevo essere anche avvisato prima”. Invece, per quanto riguarda il consigliere Esposito (a sinistra in foto), la contestazione dell’incompatibilità è arrivata solo nella giornata di ieri ed anche lei in aula si è detta “dispiaciuta perchè questa comunicazione è arrivata da poco tempo, 15 giorni è un tempo limitato”. Ma a precedere gli interventi dei due consiglieri comunali è stato il primo cittadino stabiese Nicola Cuomo che è sembrato alquanto seccato dalla puntiglio del segretario Lissa a tal punto da alzarsi ed andare a prendere il testo dei codici per leggere di persona il decreto legge n. 39 dell’aprile 2013. Una norma che introduce nuove disposizioni nell’ambito delle leggi anti-corruzione approvate anche dalla Civit (Commissione indipendente valutazione, trasparenza ed integrità delle pubbliche amministrazioni). “Secondo me non vi è incompatibilità nè per gli assessori nè per i consiglieri comunali, si tratta di una legge vergognosa e spero che il Parlamento dia indicazioni precise al più presto, così come l’interpretazione della Civit che rischia di mettere a rischio la vita gestionale di tanti enti”, ha tuonato Cuomo. Nonostante la presa di posizione del primo cittadino il segretario Lissa non ha accennato a fare alcun passo indietro anche se alla fine il consigliere Gina Avitabile (Pd), che ha diretto i lavori in qualità di consigliere “anziano”, ha messo ai voto il primo ed il secondo punto all’ordine del giorno: 11 “sì” e 8 astenuti, così passa la convalida degli eletti ma le posizioni di Esposito e Sanges resteranno “congelate” fino al prossimo consiglio comunale. Superata la questione incompatibilità (più di due ore e mezza di discussione in aula) il consigliere Francesco Iovino ha proposto ed ottenuto una inversione dell’ordine del giorno per spostare tra i primi punti l’ok al protocollo d’intesa con la Sua (Stazione Unica Appaltante) e portare all’ultimo punto all’odg l’elezione del presidente del consiglio comunale. Prima della pausa pranzo sono stati formati i gruppi consiliari e nominati i rispettivi capigruppo, il giuramento del sindaco Cuomo, l’ok al protocollo d’intesa SUA. Anche sulla proposta del consigliere Iovino di poter formare i “monogruppi” il segretario Lissa, anche in questa occasione così come per l’incompatibilità, il suo parere non è stato preso in considerazione e con 18 “si” la maggioranza del consiglio comunale ha dato il lasciapassare ai “monogruppi”. I lavori del parlamentino stabiese sono ripresi nel pomeriggio dopo un tavolo richiesto dai rappresentanti sindacali delle Terme di Stabia che hanno incontrato al secondo piano di palazzo Farnese il sindaco Cuomo e i capigruppo. Alla fine la nomina del presidente del consiglio comunale è poi slittata alla prossima riunione dell’assise: in lizza ci sarebbero i due consiglieri “incompatibili” Esposito e Sanges insieme a Di Nardo (Idv). INCOMPATIBILITA’ ASSESSORI. Nella stessa situazione del consigliere Eutalia Esposito ci sono l’assessore ai Lavori pubblici, Mariarita Ciliberto che è dirigente presso l’Asl di Salerno, ed il vicesindaco Mariarita Auricchio, primaria al reparto di nefrologia dell’ospedale San Leonardo. La prima, nominata in giunta in quota Sel, ha scelto di rinunciare alla carica di assessore a soli otto giorni dalla nomina esprimendo, in una lettera inviata al segretario Lissa, “profondo disappunto rispetto alla situazione venutasi a creare e che poteva sicuramente essere evitata se avesse evidenziato in tempo utile l’incompatibilità contestata. Siffatta contestazione colpisce profondamente la sensibilità politica e umana della scrivente, che si vede costretta ad interrompere, a soli otto giorni dalla nomina, l’espletamento del mandato politico”. Invece il vicesindaco Auricchio ha optato per mantenere la carica istituzionale chiedendo l’aspettativa dal lavoro.
Raffaele Cava