Le indagini “Stiamo lavorando a 360 gradi ed e’ troppo presto per dare un quadro della situazione”. Risponde cosi’ ai cronisti il sostituto procuratore Cecilia Annecchini che era di turno la notte tra domenica e lunedi’ scorsi quando sono cominciate le indagini sul pullman precipitato dal viadotto Acqualonga dell’autostrada Napoli – Bari. “Non posso dire altro” risponde a proposito del numero di indagati non ancora reso noto dalla Procura diAvellino. “E’ un’indagine complessa e stiamo facendo tutti i riscontri necessari” si limita a dire Annecchini che segue il caso con il procuratore Rosario Cantelmo e il sostituto Adriano Del Bene.
”Il Comune si costituira’ parte civile insieme con le famiglie delle vittime dell’incidente stradale: siamo fiduciosi nella giustizia che continueremo a reclamare affinche’ in tempi brevi si possa arrivare all’accertamento di tutte le eventuali responsabilita”’. Lo ha detto il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, incontrando i giornalisti all’esterno dell’ospedale ”Moscati” di Avellino. Figliolia si e’ recato in visita a Clorinda Iaccarino, una delle superstiti della strage sull’autobus di domenica sera sulla Napoli-Canosa. Il sindaco di Pozzuoli, che era insieme ai congiunti della donna che nell’incidente ha perso il marito e una figlia, ha anticipato che ”la decisione verra’ ratificata oggi pomeriggio nel corso della riunione della giunta comunale”. ”Non bisogna spegnere la luce – ha aggiunto il sindaco – quando i riflettori sulla strage di persone incolpevoli si saranno allontanati. E’ un dovere che abbiamo nei confronti delle vittime”. Figliolia ha anche assicurato ”la vicinanza concreta del Comune alle famiglie distrutte e smembrate che oltre al dolore per aver perso i propri cari, si ritroveranno anche a dover fronteggiare difficolta’ di ordine economico”. Il sindaco ha quindi nuovamente ringraziato ”la gente d’Irpinia e la comunita’ di Monteforte, per la solidarieta’ e gli aiuti che hanno messo in campo senza risparmio” insieme con i medici dell’ospedale Moscati per ”quanto stanno continuando a fare, con grande professionalita’, nella cura dei feriti”.