I fatti: Domenica 5 Maggio 2013, durante i festeggiamenti di San Ciro, Santo Patrono della vicina città di Portici, crollava la soglia di un balcone in pietra lavica di una palazzina storica situata lungo il Corso Garibaldi; tre le vittime, due donne ed un uomo, 13 i feriti. Il tragico bollettino sarebbe senz’altro cresciuto nei numeri se prima di un secondo crollo il volontario ercolanese dell’Associazione Italiana Sicurezza Ambientale Ciro Santoro non avesse salvato una giovane ragazza da un destino ormai segnato ed un altro cittadino porticese che trovò riparo nel suo gesto. Di lì l’appello sui giornali della famiglia della ragazza coinvolta nel crollo e l’attività del consigliere Iacomino, il quale, lodando il soccorritore per l’impegno manifestato, documentato peraltro dagli organi di stampa, pose all’attenzione dell’amministrazione, nello specifico a quella del primo cittadino Vincenzo Strazzullo, la possibilità di riconoscere a Santoro un encomio pubblico per l’operato svolto. “Era un atto dovuto” ribadisce Iacomino “è stato giusto adoperarsi affinché questo eroico cittadino ercolanese venisse elogiato pubblicamente”. ”Ringrazio l’intera amministrazione comunale“ ha commentato Santoro “vorrei dividere questo encomio con tutti i volontari che quel giorno hanno risposto con serietà e professionalità a tale emergenza”.