Pur non essendo intestatario di alcun conto corrente bancario, né possessore di alcuna carta bancomat, era solito ad effettuare “prelievi” di denaro, presso vari sportelli di istituti di credito o postali, nei comuni di Portici ed Ercolano.
Alla stregua di un normale correntista, con assidua frequenza ed in maniera fraudolenta, era solito “prelevare” denaro, presso la filiale dell’Istituto bancario Credem di Portici, utilizzando la tecnica “crash trapping”.
Luca Capuano, 20enne napoletano, già arrestato nello scorso mese di maggio, dagli agenti del Commissariato di P.S. “Portici-Ercolano”, perché sorpreso in flagrante ad uno sportello bancomat, fu condannato, a seguito di rito per direttissima, a scontare la misura cautelare di 1 anno e mesi 6 di reclusione, in regime di arresti domiciliari.
E’ stato grazie alla certosina attività d’indagine degli agenti che sono stati portati alla luce i vari “colpi” effettuati da Capuano.
I poliziotti, infatti, hanno accertato che il giovane, nell’arco di 1 mese, aveva messo a segno ben 8 “colpi” e, solo in 3 circostanze, era andato via a mani vuote.
Esaminando tutti i filmati registrati dal circuito di videosorveglianza, dei vari istituti di credito e postali, oggetto del “cash trapping”, gli agenti hanno accertato la responsabilità del giovane. La tecnica del cash trapping consiste nel prelevare allo sportello con una carta ed applicare una speciale forcella alla bocchetta dello sportello da dove fuoriesce il denaro, così gli ignari clienti che successivamente prelevano al bancomat non riescono a ricevere le banconote e pensando ad un disservizio vanno via. Qui interviene il truffatore che fa una nuova operazione di prelievo e tira fuori dalla bocchetta la forcella con due estremità metallica che intanto ha bloccato il denaro.
Grazie all’attività svolta dai poliziotti, nella giornata di martedì 30, l’Ufficio GIP del Tribunale di Napoli, ha emesso nei confronti di CAPUANO un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari.
Nella giornata di ieri, gli agenti hanno eseguito nei confronti del giovane il provvedimento dell’A.G.