Sono Michele Renzi, direttore di Tronco della A16, e Antonio Sorrentino, in servizio sulla stessa tratta, i dipendenti di Autostrade per l’Italia indagati nell’inchiesta della Procura di Avellino sull’incidente del bus finito domenica scorsa nella scarpata a Monteforte Irpino (Avellino). Assieme ai due e’ stato iscritto nel registro degli indagati il nome di Gennaro Lametta, titolare della ditta proprietaria del pullman e fratello dell’autista, Ciro, morto nell’incidente. Nei primi avvisi di garanzia emessi dalla procura della Repubblica di Avellino pero’ vengono indicati anche “ignoti” che potrebbero essere individuati attraverso le perizie disposte sull’intero tratto autostradale teatro dell’incidente e sull’autobus, revisionato nel marzo scorso e che ha perso pezzi meccanici prima di precipitare dal viadotto.
Sequestrata A 16. La Procura di Avellino ha disposto il sequestro di un ampio tratto dell’autostrada A16 Napoli-Bari dove domenica si e’ verificato l’incidente dell’autobus finito nella scarpata. La Procura ha sequestrato inoltre l’area sottostante dove e’ precipitato il pullman per consentire l’esecuzione di rilievi e il recupero di reperti. E’ libera l’altra corsia per consentire il transito automobilistico.
Autopsia autista E’ fissata per martedi’ prossimo l’autopsia sul corpo di Ciro Lametta, l’autista del pullman precipitato domenica scorsa dal viadotto Acqualonga dell’autostrada Napoli-Canosa. Il medico legale Carmen Sementa potra’ procedere all’esame quando saranno completate le 300 notifiche alle parti interessate, i familiari delle vittime e gli indagati. Al momento con certezza risultano indagate 3 persone: il fratello dell’autista proprietario della ditta che ha noleggiato il pullman e due funzionari di Societa’ Autostrade.