Un parcheggio interrato di 4 piani, da 122 posti, in costruzione in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico e ambientale, è stato sequestrato in via Aniello Falcone, a Napoli, dai carabinieri e dalla polizia municipale. La realizzazione della struttura – secondo la Procura partenopea – stava avvenendo in base a un permesso del Comune, ritenuto illegittimo, rilasciato alla società proprietaria del terreno amministrata da Carlo Simeoli, ritenuto “braccio economico” dei clan Nuvoletta e Polverino, attivi nel Napoletano.
“Realizzare ancora parcheggi in una zona ad elevato rischio idrogeologico – spiega il capogruppo dei Verdi Ecologisti alla I Municipalità Diana Pezza Borrelli – è davvero incredibile. Tra l’ altro a Via Tasso la strada che porta a Via Aniello Falcone negli ultimi tempi sono stati già realizzati o tentati di costruire diversi parcheggi su vari livelli su cui è dovuta intervenire più di una volta la magistratura. Per non parlare dei parcheggi già esistenti da anni che incredibilmente sono andati a fuoco come è successo ultimamente a quello sempre di Via Tasso all’ altezza del civico 91. Su questa vicenda ci sono gravi sospetti che si possa essere trattato di un’ opera della criminalità. Infine sempre tra Via Tasso e Via Aniello Falcone stanno aumentando i casi di vandalizzazione di macchine e scooter con continui squartamenti delle ruote. Via Aniello Falcone inoltre è una strada dove negli ultimi anni si è affermata una frequentatissima vita by night con la nascita di tanti locali che producono importanti utili. Noi temiamo che anche questo fenomeno stia interessando la criminalità organizzata e che Via Tasso e Via Aniello Falcone sono sotto attacco dei clan”.