Un giovedì sera di fuoco a Sant’Antonio Abate per via di un immenso incendio divampato nel deposito esterno dell’industria conserviera “La Rosina” in via Scafati alle 21 e 15 circa. La causa che ha scatenato le fiamme è tuttora un mistero ed è oggetto di un’inchiesta dei carabinieri, ma probabilmente il fuoco ha cominciato a propagarsi dall’area deposito esterna all’impianto industriale dove erano accatastate diverse basi di legno.



IMG_0169Le fiamme sono cresciute rapidamente sostenute dal vento che ha fatto sì che il fuoco investisse i capannoni sul retro dell’area industriale e raggiungesse le zone circostanti. Lungo la strada ci sono stati attimi di panico e confusione, gli abitanti delle case più prossime hanno occupato spaventati la carreggiata ed i marciapiedi di via Scafati abbandonando le proprie abitazioni.

I primi ad intervenire sono stati proprio i residenti del luogo, che hanno prestato soccorso a parenti e vicini come potevano. Un giovane del quartiere ha raccontato la sua esperienza: “Sono stato tra i primi ad accorgersi delle fiamme crescenti. Dalla finestra di casa mia abbiamo visto il fuoco avvicinarsi alle case fino a quando un muro di fumo nero ha avvolto tutto il nostro palazzo. Ci siamo precipitati giù per le scale e siamo usciti in strada dove abbiamo chiamato i soccorsi, poi ci siamo diretti dai nostri vicini per aiutarli ad evacuare e per cercare di mettere in sicurezza tutti i materiali potenzialmente pericolosi che avrebbero rischiato di esplodere”.



IMG_0177Il rogo si è esteso rapidamente inghiottendo le serre circostanti l’area industriale e i capannoni di un’attività di materiali agricoli. Le fiammate si sono pericolosamente avvicinate all’abitazione più prossima all’industria causando alcuni danni sulla parte posteriore della casa; nel frattempo sono cominciati a sopraggiungere i primi soccorsi della protezione civile seguiti da carabinieri, polizia e vigili urbani che hanno messo in sicurezza le persone e tenuto a bada i curiosi.

Alle 22 sono arrivati uno dopo l’altro diversi mezzi dei vigili del fuoco che hanno cominciato a combattere le fiamme, entrando nei cortili delle abitazioni che circondano l’impianto industriale per spruzzare i getti d’acqua sull’enorme incendio.

Nella confusione un giovane è stato colpito accidentalmente ad un occhio da alcuni spruzzi provenienti da una pompa dei vigili del fuoco. Tempestivo l’arrivo dell’ambulanza che era già stata allertata in via preventiva.



“Circa 12 anni fa abbiamo vissuto gli stessi momenti di panico – ha dichiarato una residente – un incendio simile divampòIMG_0170 dalla stessa fabbrica seminando paura tra le nostre famiglie”.

Finalmente, dopo oltre due ore di lotta col fuoco, le fiamme hanno cominciato a calare visibilmente, e all’una di notte l’incendio è stato finalmente domato. Difficile fare un bilancio dei danni materiali. Fortunatamente per la fabbrica non era ancora cominciato il periodo di lavorazione, quindi non c’erano turni notturni per i dipendenti.

La tragedia è stata sventata grazie alla pronta collaborazione tra residenti ed alla cooperazione attiva tra le diverse forze dell’ordine.

Raffaele Cirillo



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