Scavi di Pompei: direttore generale per coordinare interventi degli appalti

48069_il_foro_degli_scavi_di_pompei_pompeiSara’ istituita la figura di un direttore generale del ‘Progetto Pompei’ per gestire e coordinare gli interventi e gli appalti fuori e dentro il sito archeologico. Lo stabilisce il decreto ‘Valore cultura’ messo a punto dal ministro dei Beni culturali, Massimo Bray e approvato oggi dal Consiglio dei ministri, specificando che avra’ il compito di definire le emergenze, assicurare lo svolgimento delle gare, migliorare la gestione del sito e delle spese. Il direttore generale sara’ l’amministratore unico del nuovo organismo ‘Progetto Pompei’, che avra’ il compito di definire i tempi di realizzazione degli interventi e potra’ ricevere donazioni ed erogazioni liberali. Il direttore avra’ il supporto di tecnici provenienti dall’amministrazione statale (massimo 20 persone) e di 5 esperti in materia giuridica, economica, architettonica, urbanistica e infrastrutturale. La Soprintendenza speciale per i Beni archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia sara’ separata dal polo museale di Napoli e Caserta, dove nascera’ la nuova Soprintendenza per i beni archeologici. “Bene, benissimo il Governo su Pompei”. Con queste parole il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, su twitter, commenta la decisione del Consiglio dei ministri di istituire una Sovrintendenza speciale perPompei, Ercolano e Stabia e di creare l’Unita’ Grande Pompei, con un direttore generale che garantira’ il rispetto dei bandi. “La nostra intuizione sara’ cosi’ vincente”, aggiunge Caldoro.

“La creazione di una Soprintendenza speciale per Pompei è un’ottima notizia. Ora bisogna lavorare però per creare attorno al sito un network virtuoso turismo-imprese”.

Lo ha detto il consigliere regionale del Pdl Luciana Scalzi, vicepresidente della commissione Ambiente dell’Assise regionale.

“Nelle scorse settimane, avevamo lanciato l’idea di uno ‘scorporo’ del sito di Pompei dalla Soprintendenza principale di Napoli – ha aggiunto la Scalzi – consapevoli delle difficoltà, per una sola struttura amministrativa, di gestire il più importante complesso archeologico al mondo. Ora che il Governo ha deciso di creare uno strumento ad hoc, bisogna lavorare affinché gli Scavi diventino l’epicentro di un sistema virtuoso di crescita del territorio che coinvolga le imprese e gli operatori turistici. Pompei – ha concluso il vicepresidente della commissione Ambiente del consiglio regionale – è uno straordinario attrattore economico che può trainare, da solo, lo sviluppo dell’intera provincia sud di Napoli”.

Angelo Mascolo

 

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