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Ancora rinvi sulla nomina del responsabile del piano di zona. Pagani, Barone: “pagano sempre i più deboli”

Il Presidente dell’Associazione Nazionale No AIDS Onlus e Segretario Regionale di MGS (Impegno Sociale), Giuseppe Barone, esprime la propria preoccupazione per lo stato d’abbandono del settore delle politiche sociali nel distretto socio sanitario dell’Agro Nocerino.

Nel resto del paese ed in buona parte dei distretti socio-sanitari della Regione Campania, dopo una fase di avvio lenta e difficoltosa, l’esperienza dei Piani di Zona introdotti dalla legge 328/2000 si è ormai consolidata e rappresenta il principale strumento di programmazione delle politiche sociali territoriali.

La mancata elezione del responsabile del Piano di Zona  Ambito territoriale S1, sta paralizzando i tanti servizi di assistenza che venivano erogati dal  Piano di Zona, che i Sindaci dell’Agro Nocerino facciano presto a decidere chi dovrà essere il responsabile. I cittadini non possono attendere i continui giochetti politichi. Ed è proprio questa la principale causa di “natura tecnica” del fallimento del Piano di Zona.

Nonostante la Regione Campania, abbia nel recente passato destinato risorse finanziarie finalizzate alla costituzione degli Uffici di Piano, invitando attraverso appositi avvisi pubblici i distretti socio-sanitari a richiederli, il Distretto Socio-sanitario dell’ASL SA non ha mai presentato alcuna richiesta rinunciando a priori al finanziamento.

In tal modo la mancanza di una “programmazione continua”, ha inoltre impedito di accedere alle ulteriori possibilità di finanziamento che nel corso degli anni si sono presentate con l’obiettivo di rafforzare alcuni ambiti d’intervento del Piano di Zona.

A questo proposito è opportuno evidenziare, denunciandone l’estrema gravità, che in tempi recenti il Distretto Socio Sanitario ha ignorato l’invito del Dipartimento Famiglia e Politiche Sociali, formalizzato attraverso la D.D.G. n. 1018 del 28/05/2012, a presentare un progetto dettagliato destinato all’attivazione o implementazione delle prestazioni di natura socio-assistenziale nell’ambito dell’Assistenza Domiciliare Integrata.

Le gravi responsabilità di natura tecnica si sono manifestate nell’incapacità di programmare e di gestire in maniera metodologicamente corretta l’intero ciclo di vita del Piano di Zona, hanno origine nella grave “irresponsabilità” della Istituzioni.

Siamo ormai di fronte alla accertata inadeguatezza nel definire una strategia di Politica Sociale fondata su un’accurata analisi dei bisogni, indispensabile per l’individuazione di obiettivi concreti e pertinenti da raggiungere.

Non si può, né si deve perpetuare questo stato di inerzia politico-amministrativa che genera perdita di risorse per il sistema delle politiche sociali, diritti negati ai cittadini e assenza di opportunità di sviluppo per gli stessi operatori del terzo settore.

“Per questa ragione – conclude Barone – faccio appello all’Assessore alle Politiche Sociali della Regione Campania, al fine di avviare un’indagine ispettiva volta ad accertare le cause delle inadempienze che stanno determinando il fallimento del Piano di Zona, al fine di assumere tutti i provvedimenti che si riterranno necessari, ivi compreso la nomina di un Commissario ad Acta”.

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