“La questione è nata perché non riusciamo a capire dove mettere i sacchi di spazzatura” ci spiega il sig. Russo che è una delle persone coinvolte nell’aspra contesa “se li mettiamo all’interno del nostro portone gli impiegati addetti non li ritirano, se appoggiamo le buste fuori dal portone in prossimità della casa a lamentarsi sono i nostri stessi vicini. Ho provato a contattare più volte nei giorni scorsi impiegati e responsabili dell’ACSE, ho addirittura scritto al Sindaco Aliberti tramite facebook, ma ho ricevuto soltanto risposte confuse e discordanti. Vogliamo una semplice risposta! Abbiamo chiesto più volte un sopralluogo sul posto per definire la questione, ma le istituzioni continuano ad ignorarci”.
Una giovane donna residente in una casa vicina al luogo del diverbio ci ha dichiarato: “Anche io ho chiamato i Vigili Urbani, ma la loro risposta è stata disarmante. Quando ho spiegato loro la situazione, l’unica cosa di cui si sono preoccupati è stato capire se le persone coinvolte fossero extracomunitari o zingari. Non appena ho detto che erano italiani mi hanno risposto con sufficienza che sarebbero venuti a controllare, ma ancora non è arrivato nessuno. Solo perché si stanno scannando tra connazionali non vuol dire che la situazione non possa degenerare”.
E’ stata una vera fortuna che nessuno sia venuto alle mani e non vi siano state gravi conseguenze, ma l’intervento della Polizia Municipale sarebbe stato sicuramente utile e magari avrebbe potuto chiarire le questioni irrisolte tra le persone interessate, evitando la possibilità di nuovi scontri in futuro. Ci auguriamo che qualcuno possa sciogliere il nodo creato da un “sacchetto della discordia” prima che la situazione possa peggiorare nuovamente.
Raffaele Cirillo