Doveva essere il punto nevralgico, il polmone verde della città. Invece la villa comunale di Scafati si presenta ad oggi derelitta ed incompleta in molti punti, con servizi per i cittadini scarsi e numerose zone senza pavimentazione e terreno mal ridotto.
Cominciamo a dire che il sindaco Aliberti, più volte, parlando della villa di Scafati la definì “il polmone verde della città”. Già questo è un controsenso visto che si trova vicino al fiume Sarno (il più inquinato d’Europa) su cui l’amministrazione ha rinunciato a intraprendere qualsiasi azione per continuare il lavoro di risanamento iniziato anni addietro dalle vecchie amministrazioni.
Abbiamo fatto una perlustrazione nella villa scafatese. Le fontane, alcune non sono funzionanti, altre funzionano in maniera alternata. Del famoso giardino botanico ex patrimonio della villa non c’è rimasto praticamente nulla se non qualche pianta appassita, tutti i vetri rotti e la struttura rovinata. La parte centrale della villa dove prima nuotavano le anatre è diventata uno stagno con acqua giallastra e con attorno erbacce incolte e terreno fangoso che rende improponibile l’attraversamento della zona. Ed ancora una della cose che fa più scandalo: il bagno delle donne e quello per i disabili è inaccessibile e non praticabile. In questo modo vengono “calpestati” i diritti essenziali anche dei cittadini più deboli.
Il bagno degli uomini è sporco, maleodorante e imbrattato di scritte. Insomma il luogo dove un tempo dai paesi limitrofi addirittura gli sposi venivano a farsi le fotografie è lasciato alla incuria e alla mala gestione. Per non parlare dei grandi eventi che l’amministrazione ha pensato bene di non far svolgere mai fino ad ora nella villa comunale, nonostante tanti sbandieramenti.
Infine vogliamo parlare dei costi. Dal 1 agosto 2008 fino ad oggi la regione Campania con il comune di Scafati ha realizzato una serie di protocolli d’intesa con l’avallo dei famosi finanziamenti “Piu Europa”. Per la villa comunale (in particolare manutenzione del pavimento, potatura alberi e completamento rete fognaria) sono stati spesi 310.000 euro. Siamo sicuri che tutti questi soldi siano stati spesi? E se sì, in che modo hanno contribuito alla valorizzazione ed alla fruibilità della villa scafatese?