Chi avrebbe mai pensato che Josè Mourinho avesse pianificato filosoficamente il “triplete” alla guida dell’Inter, eppure è così. Lo sostiene Elio Matassi, professore ordinario di Filosofia morale dell’Università Roma3, autore del libro “Pensare il calcio” (Edizioni Il Ramo, collana Centofoglie). Per i suoi successi in nerazzurro, il tecnico portoghese – ora tornato al Chelsea – deve ringraziare solamente Hegel e Bergson, e il principio di Totalità per il raggiungimento dell’Assoluto, ovvero “calciatori, organizzazione di gioco e allenatore stesso, tutti subordinati per raggiungere il proprio fine come Totalità”.
Matassi presenterà il suo libro e la sua teoria filosofica applica al calcio sabato 24 agosto alle ore 21:30 presso l’Hotel Aequa di Vico Equense, nell’ambito degli Incontri al Glicine organizzati dall’associazione culturale Amici di Media Duemila. Il tema della serata sarà “Chi sa solo di calcio, non sa nulla di calcio”, e l’autore ne discuterà insieme ad alcuni giornalisti – più o meno esperti di “pallone” – Vincenzo Esposito, Antonino Siniscalchi, Giovanni Taranto, Umberto Celentano, Dario Sautto e Maria Pia Rossignaud.
Sarà possibile scoprire come “il calcio può aiutare la filosofia a rimettersi in discussione”, attraverso una “contestualizzazione effettiva del calcio all’interno delle democrazie occidentali” che “non può non imporre un confronto con la filosofia”, ma anche come Kant avesse previsto la figura del “fuoriclasse” all’interno di una squadra vincente.