Finisce nel caos l’estate “politica” ad Ercolano. Strazzullo contestato per le inefficienze

strazzulloFinisce nel caos l’estate “politica” per la comunità ercolanese. Con il sindaco Vincenzo Strazzullo  contestato in occasione di pubbliche manifestazioni la cittadina vesuviana fatica vistosamente ad uscire dall’oceano di inefficienze che nel tempo ne hanno minato credibilità e produttività.

Basti osservare il caos sul fronte viabilità, lo stato di fatiscenza dell’area marcatale, l’alto numero di micro crimini (soprattutto furti) messi a segno a Ercolano per comprendere l’emergenza sociale di una delle realtà più rappresentative del palinsesto turistico campano. In un paese dove si fatica a distinguere, a livello consiliare, maggioranza e opposizione, dove solo oggi buona parte della politica si accorge dello sfacelo in cui da decenni vegeta la popolazione, dove si registra un’occupazione indigena vicina allo zero, non si comprende come chi amministra la città possa ancora apparire credibile agli occhi di un elettorato profondamento tradito: le tanto decantate riforme organizzative per contrastare la disoccupazione, abilmente sbandierate in periodo elettorale, restano chimere.

Dei politici locali nemmeno l’ombra: ci si augura almeno che al ritorno dalle vacanze estive questi signori prendano finalmente atto di emergenze comunitarie ormai endemiche. Gli ercolanesi non credono più nell’amministrazione comunale, in questo strano e contraddittorio carrozzone politico dove tutto si fa perché non “muti nulla”, per garantire a questa barca alla deriva di andare non comprendo però poi in “che direzione”. Come si possa dal palazzo di città tacere dinanzi ad un simile penoso scenario è francamente inspiegabile: è sconcertante ascoltare giovanissimi ercolanesi talmente avviliti e delusi dalla macchina  comunale da non volerne nemmeno discutere.

Paese dormitorio, fucina di inoccupati, terra sterile: questo il quadro che si prospetta per un’Ercolano che deve immediatamente cambiare rotta, trovando il coraggio di mandare finalmente “a casa” chi si è palesemente mostrato non all’altezza della carica amministrativa ricoperta.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.