Angri. Estate all’insegna della crisi e del turismo fai-da-te. Alla riscoperta del Chianiello

Chianiello (1)Una delle protagoniste indiscusse di questa estate del 2013 è stata sicuramente la crisi che si è fatta sentire non poco nelle tasche degli italiani.
Ciò ha influenzato e incide ancora tuttora sulle abitudini della popolazione che sempre più spesso opta per vacanze low cost, brevi weekend mordi e fuggi e convenienti partenze last minute (Sondaggio).
Un’altra delle conseguenze dell’ormai universale depressione economica porta i villeggianti a scoprire e ritrovare luoghi e zone vicine, spesso sottovalutate e sconosciute ai più, e ad improvvisarsi turisti fai-da-te.

E’ questo il fenomeno che in questi giorni ha guidato e continua guidare escursionisti ed amanti della montagna e dell’aria aperta alla salita del Chianiello ad Angri.
Ogni giorno decine di gruppi di persone decidono di avventurarsi tra i molteplici sentieri della montagna o di godersi un pic-nic all’ombra delle fronde nei pressi della casa del guardiano apprezzando delle vedute mozzafiato dei paesi circostanti fino al golfo di Napoli.
Chianiello (3)Anche per i meno esperti è facile percorrere la salita di gradini di roccia che conduce allo spiazzo del caratteristico casale gestito dall’associazione “Amici della Montagna” di Angri, su quelle scale non è raro vedere ragazzi intenti ad allenarsi completando il loro jogging quotidiano o persone che amano fare un po’ di sport portando con sé i propri cani e, prima della discesa, si fermano alla fontana o sui tavoli di legno dell’area attrezzata.
La brezza del vento e il panorama, spingono fin lì anche amanti del trekking dai paesi limitrofi; gruppi di tre o più persone da Boscoreale, Pompei, Pagani, Scafati, San Marzano e Nocera giungono quotidianamente per poter esplorare i sentieri C.A.I. che partono dall’area pic-nic.
Abbiamo seguito alcuni escursionisti piuttosto esperti lungo uno dei percorsi segnati, infatti lungo la strada non è difficile orientarsi seguendo le tracce dipinte sulle rocce e sui tronchi, oltre alle varie biforcazioni che conducono alle diverse destinazioni; oltre la cima del Monte Cerreto è possibile raggiungere Corbara, Lettere e il suo caratteristico castello e la Grotta di S. Maria della Speranza.
Non siamo riusciti a proseguire a lungo non essendo provvisti dell’attrezzatura necessaria, alcuni tratti sono molto faticosi dato che sono molto ripidi e faticosi da percorrere.

Un giovane scout ci consiglia il necessario per potersi mettere in marcia e scoprire le meraviglie di questi viottoli immersi nella natura: “Innanzitutto è indispensabile avere delle scarpe salde che permettano ai piedi di non scivolare e mantenere l’equilibrio anche in pendenza; poi uno zaino con dell’acqua e delle bibite ricche di sali minerali saranno utili a reidratare l’organismo durante la salita; per evitare la carenza di carboidrati può servire portare con sé delle barrette o del cibo ricco di zuccheri; infine, in caso di pericolo o per qualsiasi evenienza un fischietto che è indispensabile per dare l’allarme agli altri escursionisti sul posto”.

Ora, prima di avventurarvi per la vostra passeggiata tra i monti, vi ricordiamo di tenere gli occhi aperti e di fare sempre massima attenzione mentre praticate i percorsi, non dimenticando di portare via i rifiuti prodotti, il Chianiello ve ne sarà grato.

Raffaele Cirillo

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