Uomini di poca fede sono coloro che si mostrano tuttora ancora scettici o peggio ancora, non credono al progetto De Laurentiis. Un imprenditore che si sta mostrando sempre più un Re Mida del calcio: gli acquisti degli ultimi anni sono cresciuti in modo esponenziale nel team Napoli. Basti vedere cosa è diventato Hamsik oggi e quello che hanno rappresentato sino all’anno scorso calciatori come Cavani e Lavezzi, ma anche De Sanctis ed altri. Molti di questi, pur essendo calciatori modesti, sotto la sapiente guida di mister Mazzarri hanno sempre dato un contributo superiore alle loro potenzialità. Dopo la cessione di uno dei “top-presudent” della storia del Napoli, Edinson Cavani, goleador da 104 reti in tre anni, qualcuno pensava o supponeva che il Napoli si fosse indebolito. Privi di un ariete di quel peso specifico qualche gufo aveva iniziato a bofonchiare. Dicevano: servono urgenti rinforzi in attacco ma anche innesti a centrocampo ed in difesa. Il presidente invece imperturbabile seguiva la sua personale linea improntata al “far-play finanziario”. Niente spese folli, nessun top-player da pretese onerose e nulla lasciato al caso: il primo colpo da maestro e’ stato l’ingaggio di un allenatore collaudato come Benitez. Un tecnico che potesse rimpiazzare al meglio e si spera in maniera vincente il pur bravo Mazzarri che già tanto aveva fatto in questi anni a Napoli. Su indicazione poi del nuovo mister sono stati acquistati calciatori di provata esperienza ed affidabilità: Higuain, Reina, Albiol, Callejon ed le giovani speranze: Maertens e Rafael. Tranne “El Pipita”, già affermato e titolare della propria nazionale, gli altri non possono essere considerati dei top-player. Albiol e Callejon nelle ultime stagioni non avevano avuto molta continuità o giocavano spezzoni di partite: erano pero’ stimati da Benitez. Tanto è bastato per farli indossare la maglia azzurra del Napoli. Dopo le amichevoli estive e la prima di campionato sembra che i fatti stiano dando ragione al tecnico. Squadra compatta, gioco corto, interscambi tra le punte e molto “giro palla”. Tutto ciò è servito per irretire una squadra come il Bologna che negli ultimi anni aveva sempre messo in difficoltà il Napoli di Mazzarri. I felsinei non hanno effettuato un tiro in porta! Ciò la dice lunga sulla potenzialità del nuovo Napoli. Certo è presto per i proclami ma se “il buongiorno si vede dal mattino” diciamo che per i tifosi napoletani e stato un dolce risveglio dopo gli addii di Mazzarri, Campagnaro ma soprattutto di Cavani. Ecco qual è stata l’abilità del patron De Laurentiis: traghettare il Napoli degli scorsi anni a quello nuovo in modo indolore e senza sconforto. Il presidente ha creato subito entusiasmo attorno a Benitez ed al Napoli che stava nascendo. Ieri tutta l’Italia calcistica è rimasta sorpresa dalla facilità con cui il nuovo Napoli si e’ sbarazzato del Bologna. Ecco perché diciamo ai restanti “uomini di poca fede” di smetterla di criticare scientemente, chiedere sempre nuovi top-player e soprattutto ai gruppi organizzati di smetterla con quel coro “Napoli siamo noi”. Il vero top-player del Napoli è Aurelio De Laurentiis e senza di lui i tifosi delle curve chissà quel coro in quale categoria potrebbero inneggiarlo!
Annibale Nuovanno