Mariconda, largo Sergianni e la zona tra il Municipio e piazza Vittorio Veneto. Queste sono le aree più colpite di Scafati dopo la seconda ondata di allagamenti estivi di domenica 25 agosto. È bastata solo un’ora di maltempo per far scoppiare l’emergenza. Rimane il preoccupante silenzio dell’amministrazione Aliberti sull’argomento. Soprattutto dopo le continue segnalazioni e ammonizioni da parte di diversi cittadini scafatesi. Ad oggi ancora nessuna risposta, e la cittadinanza è sempre più “infangata” sia letteralmente che metaforicamente dall’inerzia del Comune. “Crediamo che l’annoso problema degli allagamenti a Scafati, derivi in maniera diretta dalla questione ambientale irrisolta – ha affermato Francesco Carotenuto portavoce di Scafati arancione -. Ogni ragionamento politico e istituzionale, da questo punto di vista, può apparire strumentale, demagogico e populista per responsabilità che ovviamente ricadono sulle istituzioni sovracomunali. Ad ogni modo, l’azione da intraprendere – senza ulteriori polemiche – è quella di lavorare in maniera trasversale affinchè si proceda al completamento della rete fognaria – questione eternamente irrisolta -, alla bonifica del conte Sarno e al disinquinamento del fiume Sarno. Scafati, nella posizione geografica che assume, viene vessata trovandosi più a valle, quindi non è esclusa un’azione in concerto con i comuni limitrofi. Ribadisco inoltre che è fondamentale l’interlocuzione dei nostri rappresentanti istituzionali, unica vera risorsa concreta per una battaglia seria. Siamo disposti inoltre ad una serie di iniziative a scopo di protesta, qualora ce ne fosse bisogno, per portare alla luce della cronaca e alla ribalta della pubblica opinione, la questione.”
Aniello Danilo Memoli