Per salvare la “poltrona” il Pd di Ercolano corre ai ripari

ercolano comuneCorre ai ripari il Pd a Ercolano. Pur di garantire continuità al governo locale guidato dal sindaco Vincenzo Strazzullo il partito tenterebbe mosse a sorpresa ipotizzando candidature parlamentari e nuove cordate al fine di blindare un palazzo di città che ormai non convince più nessuno.

Era nell’aria: rientrata dalle ferie estive buona parte della maggioranza si adopera per “salvare la poltrona” consiliare e mantenere in vita un improduttivo sistema amministrativo. La città giace inerme sotto il peso di inefficienze e disservizi, ma nessuno muove un dito per quanto meno limitare i danni.

In questo caos la calunnia, mai sopita a Ercolano, trova terreno fertile: ed ecco che si torna a parlare in “piazza” di fascicoli scottanti inviati alla magistratura, di avvisi di garanzia notificati a questo o quel esponente politico, di movimenti rivoluzionari pronti a ribaltare l’attuale amministrazione ma alla fine alle chiacchiere segue solo il “nulla di fatto ”.

Troppo coeso il mondo politico ercolanese per concedere nuovi spazi ad “estranei”, per far luce sulle carenze oggettive di un governo indigeno sempre più distante dalle reali problematiche cittadine. Più che di maggioranza e opposizione a Ercolano si potrebbe parlare di “unica coalizione” con pochi giovani dissidenti sistematicamente tenuti a bada e limitati nella possibilità d’azione da chi guida il paese.

Eppure a sentir parlare l’assise locale Ercolano resta un paese modello, c’è solo da stabilire ironicamente cosa si intenda per “modello”. In questa tragicomica farsa i giovani scappano in cerca di occupazione altrove avviliti e delusi da un sistema sociale sordo e cinico nei confronti delle nuove leve ercolanesi.

E’ finito il tempo delle ipocrisie, dei “tutti addosso” al coraggioso di turno che tentava disperatamente di evidenziare carenze e disfunzioni venendo sistematicamente attaccato da associazioni e movimenti pseudo giovanili strumentalizzati ad arte da scaltri politici. Parafrasando l’inno nazionale di uno storico Paese europeo non rimane che sussurrare: “Dio salvi Ercolano”.

Alfonso Maria Liguori 

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.