E’ un appuntamento atteso da moltissimi fedeli, cittadini e turisti, che puntualmente sottolineano con uno scroscio di applausi l’impressionante verismo delle scene raccontate mediante i fuochi d’artificio: un gioco di bengala lungo il convento e il Santuario illumina con cascate di fuoco le sue pareti. Fuochi di artificio partono verso l’alto, ma uno di essi devia verso il Campanile, che in un crescendo di girandole e bengala si incendia completamente. Attimi di spettacolare tensione, poi una stella luminosa parte dal Santuario andando incontro ad un quadro della Madonna dell’Arco e lo guida verso il Campanile. L’incendio è domato. Il susseguirsi di batterie di fuochi pirotecnici sottolinea il miracolo e la festa conclusiva.
L’incendio simulato del Campanile, a partire dal 1955, fu inserito nell’ambito di una festa nata nel lontano 8 settembre 1874, giorno della natività della Beata Vergine Maria. All’epoca il Papa S.S. Pio IX accolse la richiesta di Monsignor Tommaso Passero, dell’Ordine dei Predicatori, Vescovo di Troia e devoto della Vergine, tesa ad ottenere l’incoronazione della Sacra Immagine della Madonna dell’Arco con corone in oro, che egli donò in occasione della solenne funzione delegata al domenicano Mons. Tommaso Salzano, Arcivescovo di Edessa. Nacque già allora una commissione che curasse le feste ed in occasione del 50° anniversario dell’incoronazione fu istituita anche una manifestazione esterna: la processione solenne del simulacro della Madonna dell’Arco, da svolgere ogni seconda domenica di settembre.
Il programma di quest’anno, quindi, racchiude tutti questi momenti religiosi, storici e civili, dal 2 al 14 settembre prossimo, iniziando con l’inaugurazione del restauro degli affreschi della Cappella del Rosario del Santuario; il 3 settembre, una novità sarà l’esposizione dei labari e bandiere delle Associazioni dei Battenti della Diocesi di Nola, inaugurata presso l’antico refettorio del convento domenicano; una fiaccolata dei giovani si snoderà per le vie cittadine il 4 settembre; il giorno successivo vi sarà una veglia di preghiera nell’Anniversario della Consacrazione del Santuario; l’accensione delle luminarie della ditta Cesarano, di Torre del Greco è prevista il 6 settembre ed in serata presso l’Aula Liturgica “San Giovanni Leonardi”, interna al complesso del Santuario, si terrà il musical “Il gobbo di Notre Dame a cura del Movimento Giovanile domenicano di Barra-Napoli; sabato 7 settembre la folla, negli anni sempre più numerosa, assisterà alle 21,30 al simulato incendio del Campanile; domenica 8 settembre si terrà la solenne Messa presieduta da S. Ecc. Mons. Ciro Miniero, vescovo di Vallo della Lucania, con la supplica alla Madonna dell’Arco. Nel pomeriggio è in programma la seguitissima processione, accompagnata dal Corpo Bandistico “Città di Sant’Anastasia”, lungo un itinerario cittadino di circa 4 Km ed una durata di circa 4 ore. In serata ci sarà uno spettacolo pirotecnico; si conclude il 14 settembre con la commedia dei giovani della parrocchia “E’ asciuto pazzo ‘o parrucchiano”, che andrà in scena al Cine-teatro Metropolitan.
“Per questa kermesse importantissima per il paese – spiega l’ass. Vincenzo Romano – vogliamo tenere alta l’attenzione e garantire cittadini e turisti con una vigilanza costante, per cui abbiamo messo in campo il Comando Vigili, la protezione civile e le guardie ambientali”.
“E’ un evento religioso, storico e turistico d’eccellenza. Per molti turisti sarà una sorpresa, spero felice – afferma il Sindaco Carmine Esposito – poter assistere al simulato incendio del campanile in un paese rinnovato e curato nei particolari. Per l’intera Comunità anastasiana, quella dell’Incoronazione è una ricorrenza Santa, per determinati aspetti unica nel suo genere; la Fede, i miracoli, la storia, la tradizione, la devozione, il sacro ed il sociale: elementi che si intersecano ormai alla perfezione con il nostro territorio, imperniato sulla secolare storia del Santuario Mariano, grande meta di pellegrinaggio per molti credenti di tutto il mondo. E’, quindi, un’altra importante occasione di crescita, e non solo spirituale. Stiamo lavorando, di concerto con i Padri Domenicani, per rendere il Santuario meta ancora più appetibile, ed ovviamente gli interventi di riqualificazione approntati in questi mesi nell’area circostante al Complesso vanno proprio in questa direzione. È nostra intenzione sviluppare un polo turistico di più ampio respiro, che ci ponga al centro dell’interesse di quanti operano nel settore. La disponibilità mia e di tutta l’Amministrazione è praticamente totale, consapevoli che Madonna dell’Arco per il nostro paese rappresenta un patrimonio unico, nei secoli rafforzato dalla volontà dei fedeli di riconoscere questo luogo come posto di Grazia e di immenso patrimonio artistico e culturale”.