E’ stato necessario l’utilizzo di un decespugliatore per consentire ai periti di farsi largo nella fitta vegetazione che circonda il punto di impatto a Monteforte Irpino (Avellino) dove, il 28 luglio scorso, nell’autobus in cui tornavano da una gita, morirono 39 persone, quasi tutte originarie di Pozzuoli.
L’incidente probatorio, cominciato poco dopo le 10, è stato preceduto, sul posto, da un briefing nel quale i tre consulenti nominati dalla Procura di Avellino hanno illustrato ai periti di parte, un decina quelli presenti, natura e modalità degli accertamenti richiesti dal procuratore, Rosario Cantelmo che, insieme al Pm Armando Del Bene, conduce l’inchiesta. Lo stato dei luoghi è stato a lungo filmato da un operatore incaricato dagli inquirenti, quindi si è proceduto a staccare alcuni pezzi della barriera protettiva che, per una quindicina di metri, è caduta da 30 metri di altezza spezzandosi in più parti.
Prelevati anche alcuni tasselli di fissaggio. Tutto il materiale verrà analizzato e confrontato con altri pezzi intatti del ‘new jersey’ prelevati ieri nel corso dell’incidente probatorio sulla carreggiata della Napoli-Canosa nel tratto in cui e’ avvenuto l’incidente.