Da quando è stata ideata nel lontano 1986 da una geniale idea avuta dallo scomparso Raffaele Pepe che non si vedeva un inizio così strepitoso. Tra i piatti più richiesti ovviamente c’è stata la pasta e fagioli classica quella preparati coi locali fagioli di paterno e con il pepe che viene ogni anno spedito da un piccolo paesino degli Stati Uniti d’America a seguire vi è stata l’ottima zuppa di San Michele, ideata dallo chef Antonio Caldarese, che consiste nell’amalgamare insieme particolari fagioli con totani, calamari cozze e polipi il tutto insaporito dalle classiche freselle cotte nei forni a legna della frazione Trivio, sono andate letteralmente a ruba le pannocchie lesse preparate dall’artista Pietro Pepe, Pierino per tutti. Il presidente Francesco Marrazzo dichiara sbalordito dalla presenza numerosa delle persone, sin dall’inizio sono stati occupati tutti i 2.000 posti a disposizione, prevede il boom i giorni successivi tant’è vero che sono stati raddoppiati i posti a sedere e naturalmente anche le pietanze. Ottimo risultato anche dal punto Ambientale infatti nonostante le tante difficoltà che si possono incontrare in manifestazioni del genere la raccolta differenziata è funzionata alla perfezione con grande soddisfazione da parte del Sindaco Francesco Longanella, anch’egli presente alla sagra e dell’Assessore all’Ambiente Rag. Michele Salvati che tra l’altro è tra gli organizzatori. Alla fine bisogna dire che ha visto bene il Presidente On.Le Stefano Caldoro a voler insignire questa XXV edizione con il logo della Regione Campania, classificando così questa manifestazione tra le più genuine in Campania.