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Napoli, shopping con la carta di credito rubata: arrestata nipote dell’ex boss di Forcella

carta di creditoRubano carte di credito ad un donna intenta a fare compere in un esercizio commerciale e nel giro di qualche ora fanno acquisti per oltre mille euro. Una segnalazione mette in allerta la polizia che blocca le due ladre, in un negozio del Vomero. Si tratta di due diciannovenni, incensurate: Valentina Giuliano, nipote degli ex boss di Forcella, domiciliata in via Duomo, e Roberta Zampino, in via Carbonara. Le amiche-complici, accusate di furto con destrezza ed utilizzo fraudolento di carta di credito, sono state bloccate in via Scarlatti, dagli agenti dell’Ufficio prevenzione generale della questura di Napoli.Erano circa le 13,40 quando i poliziotti sono entrati nell’esercizio commerciale ed hanno identificato le due ragazze, che avevano appena acquistato una borsa ed un paio di scarpe per un costo di circa 700 euro, usando una carta di credito intestata ad una donna.

Quando gli agenti hanno chiesto di chi fosse la credit card, Giuliano e l’amica hanno risposto in modo contraddittorio: una riferiva che era della zia, l’altra della madre. Poi, le ragazze hanno spiegato di avere trovato poco prima un portafogli con all’interno la carta di credito, in un altro negozio, approfittandone per fare acquisti. Approfondendo le indagini, gli agenti hanno accertato che il portafogli era di una quarantunenne che aveva denunciato il furto ai carabinieri Vomero: in un negozio di via Scarlatti, due ragazze l’avevano spintonata e subito dopo si era accorta del furto.

Gli agenti hanno scoperto che le ragazze avevano fatto acquisti in altri due esercizi commerciali della zona, un negozio di abbigliamento di via Merliani, dove avevano comprato due giubbini per 160 euro, ed in un negozio di ottica di via Solimena, dove avevano speso 360 euro. Alla perquisizione, gli agenti hanno trovato nella borsa di Giuliano la patente di guida, due carte di credito ed una catenina d’oro, appartenenti alla derubata che e’ rientrata in possesso dei suoi effetti mentre la merce e’ stata restituita ai commercianti. Giudicate per direttissima, entrambe le ladre sono state condannate ad una pena di 10 mesi, sospesa in quanto incensurate.

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