Petizione contro il gioco d’azzardo: a Napoli arriva il nuovo segretario nazionale dell’Idv

ignazio messina idvA Napoli per la prima volta il nuovo segretario nazionale IDV, Ignazio Messina.  L’occasione è quella della raccolta firme per  una proposta di legge di iniziativa popolare per l’abrogazione del gioco d’azzardo, ma ovviamente la visita napoletana è servita anche a tracciare bilanci su politica
nazionale e locale.
Con il neo segretario anche  i coordinatori regionali Nello Di Nardo e Antonio Palagiano: “Le elezioni sembrano sempre più vicine, riteniamo che con opportuni cambi nella mentalità del partito, si potrà rientrare in un centro sinistra compatto” – ha affermato Di Nardo, che poi ha trattato il tema del gioco d’azzardo in Italia. “Il gioco d’azzardo è una piaga sempre più diffusa, basti pensare che i dipendenti patologici accertati sono 520mila e ci sono altre 2 milioni di persone a rischio: numeri molto più alti della dipendenza dalle droghe pesanti – ha affermato ancora Di Nardo –  “Se pensiamo poi che il giro d’affari per lo Stato è di circa 100 miliardi, abbiamo un quadro completo di come questa tematica sia complessa e difficile da affronatare e combattere”. Poi sottolinea anche una questione che sta passando in secondo piano: “Recentemente il governo ha condonato le sanzioni (pari a 2 miliardi di euro) ai dieci concessionari di slot machine in Italia: dovranno pagare solo il 20% della multa. Teniamo presente che questi concessionari erano stati tutti condannati perché per un periodo avevano “staccato” la spina alle macchine, in modo tale da non pagare più le tasse”.

Ignazio Messina, il nuovo segretario nazionale del partito che fu dell’ex pm Di Pietro, si presenta in maniera giovanile, con una parlata veloce e subito comprensibile: quasi l’opposto del suo predecessore. Messina stesso ammette  questo cambio radicale,  emblematico infatti l’inizio del suo discorso: “Ora l’IDV è squadra: come vedete fin’ora a questo tavolo abbiamo parlato tutti e  non più solo uno” – ha affermato Messina – “Abbiamo aperto un nuovo ciclo: ora l’IDV è cresciuta e ha potuto lasciare la mano del padre, proprio come un bambino che ha imparato ad attraversare la strada. Noi dell’IDV – ha poi continuato – stiamo continuando a portare avanti le nostre battaglie, anche fuori dal parlamento, a contatto con i cittadini”. Non risparmia parole forti anche per quelli che nei primi tempi erano sembrati i compagni di viaggio più naturali, ovvero gli esponenti del Movimento 5 Stelle: “Penso che oggi siamo gli unici che possano scendere in piazza, perché tutti quelli che stanno oggi in Parlamento, non avrebbero credibilità difronte ai cittadini, sostenendo questo governo. Mi riferisco anche ai grillini, che sono entrati in Parlamento dicendo di voler cambiare tutto e abbiamo visto che hanno reputato invece opportuno mantenere le cose così come erano, operando scelte sbagliate che hanno contribuito a portarti in questa surreale situazione di governo”. Poi parla anche del PD: “La scorsa settimana ho incontrato il segretario Epifani, gli ho detto che nel peggiore dei casi, ci garantiscano almeno uno scatto d’orgoglio: se si dovessero assecondare i ricatti di Berlusconi, allora sarebbe giusto solo fare una nuova legge elettorale e andare al voto il più presto possibile”.
Per quanto riguarda la situazione napoletana ha poco da dire: “Qui a Napoli siamo i più forti: abbiamo 14 consiglieri comunali, abbiamo sostenuto Luigi de Magistris dal primo momento e
continuiamo a sostenerlo”
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Nonostante tutte le buone intenzioni emerse durante l’incontro di Napoli,  non si può dire certo che Ignazio Messina rappresenti il nuovo: tra i fondatori del gruppo “La rete” del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, poco fortunato nella corsa alle poltrone (raggiunge la Camera dei Deputati solo nel 2008, a fronte di altre tre elezioni perse), nel 2004 come consigliere comunale di Sciacca (in Sicilia) al ballottaggio fa apparentare la sua lista con quella di Forza Italia, determinando la vittoria del partito di Berlusconi nella città siciliana.
Alla domanda sull’interesse del sindaco (e quindi dell’IDV) ad un avvicinamento importante al PD locale e nazionale, ha preferito non dare risposta, sia a causa del successivo incontro proprio con il sindaco, sia forse per non arrischiarsi in dichiarazioni poco precise, che, in questo particolare momento di forte indeterminatezza politica, appare evidente meglio evitare.

Mario De Angelis

                                                                                                                        

                                                                                                                            

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