Scafati, “Grande Sarno”: critici i grillini. Aliberti: “Tanta confusione e poca conoscenza del progetto”

Sarno ScafatiIl Movimento 5 Stelle Scafati non ferma il suo pressing sul progetto ‘Grande Sarno’, opera che ha destato tra i suoi membri innumerevoli perplessità ed incongruenze tecniche e che tra pochi giorni sarà al varo in consiglio comunale.
Ieri mattina c’è stato l’incontro tra una delegazione di grillini scafatesi ed il primo cittadino, Pasquale Aliberti, per discutere dei dubbi e delle diffidenze rispetto la realizzazione della vasca di laminazione delle piene in località Vetice prevista dal progetto. Secondo alcuni esperti in materia d’ambiente del M5S, realizzare tali vasche in un’area di 33 ettari “… è un approccio culturale scellerato e non condivisibile in quanto ridurrebbe i nostri territori a zone di servizio”.
Le incompatibilità tecniche segnalate e le richieste di chiarimenti sono numerose:
dal perché della scelta di un territorio prevalentemente agricolo caratterizzato da colture protette in serra e consociate a rotazione che storicamente non ha mai subito esondazioni, al rischio di intaccare esclusivamente i coltivatori diretti che possono contare sul sostentamento esclusivo del loro reddito agricolo; dal rischio di scavi tra ‘0 e 2 metri di profondità’ che esporrebbero alla possibilità di emersione della falda portando alla conseguente creazione di un’area perennemente putrida e paludosa, ai possibili danni  per i reperti storici della vicinissima area archeologica di Longola che si ritroverebbe circondata da vasche di raccolta per l’acqua impedendo il possibile ritrovamento di altre tracce lasciate da quelle antiche popolazioni.
Inoltre i 5 Stelle sottolineano le incongruenze ideologiche della proposta con il concetto di ‘fruibilità del fiume Sarno’ ed il contrasto di essa con il progetto nell’ambito del PIRAP  (Progetti Integrati Rurali per le Aree Protette) riguardante il  ‘Parco Regionale del Bacino Idrografico del Fiume Sarno’ e la pre-ammissione al finanziamento di tale intervento, che sembra totalmente incompatibile col ‘Grande Sarno’.
Le uniche soluzioni possibili ed efficaci sono il dragaggio del fiume, in modo tale che la portata possa tornare come in origine, o l’adeguamento del letto del fiume dove possibile, e il completamento del sistema di collettori fognari.
Per i grillini, i vantaggi dell’opera non sono poi così ‘vantaggiosi’ ed i suoi costi sono esorbitanti, inoltre l’interesse sembra esclusivamente volto a ‘progetti a scopo di cattura’ di fondi europei e regionali invece che ad operazioni concrete e necessarie.

Di diversa opinione è il sindaco Aliberti che ha dichiarato: “Ho constatato non poca confusione nelle idee della delegazione con cui ho discusso. Il progetto ‘Grande Sarno’ non prevede vasche di laminazione e migliorerà la situazione degli allagamenti nella nostra città. Abbiamo l’occasione di risanare l’area e non possiamo permetterci di affrontare ostacoli che ci facciano perdere i finanziamenti della comunità europea che ammontano a 210 milioni di euro. Consiglio a coloro che hanno presentato le obiezioni di leggere per bene le operazioni previste dall’opera perché da questo progetto possiamo ottenere soltanto benefici. Fare l’amministratore è una cosa ben diversa dall’organizzare ‘proteste da marciapiede’, ed io preferisco fare bene la prima delle due”.
Il portavoce del movimento, Alfonso Iovane non ha risparmiato dure stoccate anche per l’opposizione: “Per noi il lavoro di vigilanza e controllo sul territorio non si è mai arrestato. Lo stesso invece non si può dire dell’opposizione, che continua ad essere latitante nel suo ruolo. Noi nonostante siamo fuori dai banchi dell’ assise comunale, continuiamo ad essere critici e al tempo stesso propositivi nei confronti dell’amministrazione. L’opposizione continua invece a commettere gli stessi errori del quinquennio precedente, presentandosi nelle case dei cittadini e cercando di tutelarli solo nel periodo elettorale. Ci fa rabbia notare che per una questione così delicata e importante per il territorio, l’opposizione appaia pressoché assente e non apra, quanto meno, un tavolo di discussione per valutare le possibili alternative a questo progetto, ma soprattutto gli impatti ambientali che potrebbe comportare. Per una situazione di tale calibro, che tocca nel cuore il territorio scafatese, ci saremmo aspettati quanto meno una seduta di consiglio straordinaria”.

La strada per un’intesa sembra ancora lunga da percorrere; due sono le cose che sembrano certe: Aliberti non è disposto a mollare ed è convinto a perseguire al 100% l’obiettivo, ma dall’altro lato il Movimento 5 Stelle Scafati non è disposto ad arrendersi nella sua battaglia convinti di lavorare per la tutela della cittadinanza e del territorio.

Raffaele Cirillo

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