Alla luce dei ritardi registrati nel crono-programma di attuazione della riconversione dell’ospedale Mauro Scarlato e nella conseguente riapertura del nosocomio, il consigliere regionale Monica Paolino rivolge al Direttore generale Asl Salerno, Antonio Squillante, un ultimo appello.
“Prendiamo atto che tutte le promesse assunte, prima dal commissario Bortoletti e poi dal direttore generale Squillante relativamente al crono-programma che avrebbe dovuto portare alla riapertura del Mauro Scaralto, sono state disattese. Ormai è scaduto il tempo, non si può più indugiare. I direttori generali non sono nominati solo per attuare il decreto 49, ma anche per capire se lo stesso è funzionale alle esigenze sanitarie del territorio. Un anno e mezzo è un tempo lungo per capire, da Scafati fino a Sapri, le criticità ormai croniche della Provincia: la mobilità passiva, ovvero la migrazione dei pazienti che, per trovare risposta ai propri bisogni di salute, decidono di spostarsi dalla città in cui risiedono; le incongruenze di un piano di rientro dal debito pubblico che sembra risolversi nell’esclusiva chiusura di ospedali, mentre sarebbe stato più giusto rientrare dagli sprechi attraverso una politica di razionalizzazione e miglioramento del sistema sanitario, evitando la nascita di reparti replica e al contempo promuovendo la nascita di eccellenze. Il nodo principale, resta, pertanto, la qualità dell’offerta sanitaria e un sistema d’emergenza da Scafati a Sapri efficace. Per tutti questi motivi, ad oggi, sull’operato di Squillante, rimaniamo assolutamente insoddisfatti. Una posizione di forte criticità, questa, che intendo condividere con tutti i livelli istituzionali, il gruppo regionale del PdL, il presidente Caldoro e il commissario Morlacco: Scafati non può continuare ad essere mortificata! Chiedo, pertanto, al direttore Squillante, anche alla luce della valutazione che la Regione è chiamata ad esprimere sull’operato del direttore generale dopo un anno e mezzo dall’assunzione dell’incarico, un incontro chiaro, definitivo, ultimo, sulla questione scafatese, e di conoscere la tempistica certa per la ri-apertura dell’ospedale, nonché il ruolo della città di Scafati nel piano d’emergenza in fase di approvazione”.