L’interesse sulla questione da parte dei grillini scafatesi è prioritario ed è una conseguenza alle loro indagini effettuate nel corso dei mesi sulle conseguenze sul territorio e sulla salute dei piani previsti dall’opera in via di approvazione al consiglio comunale.
Le perizie previste dal progetto finanziato dai 210 milioni stanziati dalla comunità europea, non terrebbero conto dei dati relativi al massiccio inquinamento del fiume Sarno e dei suoi affluenti e dei rapporti degli anni passati dell’organizzazione mondiale della sanità sugli innumerevoli pericoli per la salute dei residenti nelle aree più prossime al percorso fluviale, dove l’incidenza di malattie infettive dell’apparato respiratorio, il cancro e la leucemia sono superiori del 17% rispetto agli indici di mortalità delle stesse in tutte le altre zone del globo.
Queste indicate, insieme alle altre numerose obiezioni e dubbi emerse nel confronto tenutosi precedentemente tra gli attivisti del m5s e il sindaco, fanno parte dell’argomentazione che compone la loro invettiva.
Le richieste avanzate dal movimento sono perentorie ed, oltre a delle nuove perizie concrete che tengano conto dei fattori appena sottolineati, chiedono di evitare la costruzione di vasche che favoriscano l’ingente accumulo di sostanze inquinanti e nocive, investendo le risorse destinate allo scopo di controllare le zone in cui avviene il deflusso di materiali tossici e liquami nel corso d’acqua. Inoltre si esige la ripresa e il completamento dei lavori di dragaggio e della rete fognaria e di effettuare un’analisi costi/benefici relativi all’intervento in oggetto.
“Se tali richieste saranno ignorate,” recita il documento ufficiale, “ la commissione di approvazione della Valutazione d’Impatto Ambientale sarà ritenuta responsabile civilmente e penalmente per danno emergente e lucro cessante in seguito alla realizzazione dell’intervento”.
Ora non resta che stare a vedere quali saranno le mosse dell’amministrazione in tal senso.
Raffaele Cirillo