Il grande cinema d’autore, dunque, nuovamente presente in mediateca, con la proiezione del film “Hong Kong Express” (interpretato da stelle del cinema asiatico quali: Tony Leung, Takeshi Kaneshiro, Brigitte Lin e Faye Wong). Hong Kong, 1994. L’agente 223 (Takeshi Kaneshiro) non riesce a dimenticare Ah Mei, la ragazza che l’ha lasciato, e arriva ad abbrutirsi mangiando ananas scaduto. Incontra una donna misteriosa con una parrucca bionda (Brigitte Lin) e se ne innamora. L’agente 663 (Tony Leung) frequenta assiduamente un chiosco dove lavora Ah Fei (Faye Wong), la quale si innamora di 663 senza che questi se ne renda conto. Storie apparentemente parallele che parallele non sono, che in modo quasi impercettibile si toccano, o meglio si sfiorano, talora ingannando lo spettatore . Con questo film si è conosciuto anche in Italia il talento del regista Wong Kar-wai, successo che verrà riconfermato ed accresciuto in seguito con “In the Mood for Love”. Il film venne girato, senza disporre di alcuna sceneggiatura, interamente con una videocamera a spalla.
«Dalla New York tinta di blu, città degli incontri e delle possibilità, del jazz e della commedia intellettuale, siamo arrivati alla fredda, straniante e avanguardista Tokyo» spiegano i giovani organizzatori della rassegna. «Dalla violenta e conflittuale Città del Messico, città rossa del sangue, della passione e della musica folk latin, siamo arrivati alla malinconica e crepuscolare Berlino, la città viola dell’alternative rock, schiacciata da un passato di orrore e proiettata verso un futuro di sviluppo. Alcuni dei migliori registi al mondo ci hanno accompagnato in questo viaggio di scoperta e suggestione. Per l’ultima serata-evento abbiamo scelto Hong Kong. Una città sospesa sul mare, tra il mondo d’occidente e quello d’oriente. Luci, insegne, desideri, raggi di sole: il colore giallo campeggia sulle acque dell’Oceano e inonda le vie affollate della megalopoli più ricca dell’Indocina. Una città che parla mille lingue, ma che conserva cultura e tradizioni uniche e antiche».
La rassegna. “City lights. film, colori e città” è il titolo della rassegna di cinema e letteratura pensata come un incontro tra la parola e l’immagine, tra la musica e l’atmosfera. Un viaggio suggestivo tra città, colori e incroci di vite. Ogni incontro ha visto la proiezione di un film che avesse come protagonista invisibile una città del mondo: New York, Tokyo, Città del Messico, Berlino, Hong Kong. Ogni città, tra le sue luci e le sue ombre, nasconde tracce di colore, desideri inespressi, note musicali e racconti. Proprio da questo spunto parte l’idea della rassegna, interamente organizzata nella suggestiva location della terrazza sul tetto della mediateca MARTE a Cava Dei Tirreni. Ogni serata è avvolta da una sua suggestione musicale, letteraria (con la lettura di brani tratti da “Le città Invisibili” di Italo Calvino) e cinematografica per offrire allo spettatore il biglietto per un viaggio emotivo di città in città. Ad ogni città è abbinato un colore, un sentimento, una pellicola e una delle città invisibili descritte da Calvino nel suo capolavoro letterario.