I carabinieri a Sant’Antimo hanno sorpreso in flagranza di reato un barista 31enne mentre prendeva a calci e pugni la sua compagna, una donna polacca 30enne. Ha maltrattato e picchiato la sua convivente anche quando questa era incinta, ma è stato arrestato.
Ora deve rispondere di maltrattamenti in famiglie e lesioni personali volontarie. I militari dell’Arma sono intervenuti su richiesta di aiuto pervenuta al 112 da una abitazione in via Diaz. Lo hanno bloccato e fatto medicare la donna dal personale del 118.
La 30enne ha riportato un trauma contusivo alla gamba sinistra, un trauma contusivo escoriativo alla regione periorbitale, presenta una rachialgia cervicale post traumatica e un trauma contusivo all’emitorace sinistro, con prognosi di 10 giorni per la guarigione.
A scatenare la violenza, una supposta incapacità della donna ad aiutare il barista a spostare un tavolo. Le indagini hanno mostrato che le percosse, sempre scatenate da futili motivi, duravano da circa due anni, anche quando la 30enne era incinta del loro bambino che ha un anno. La polacca non aveva mai avuto il coraggio di denunciare il compagno, perchè questi l’aveva convinta che se l’avesse denunciato nessuno le avrebbe dato retta.