Benitez e De Laurentiis,uniti da un destino a tinte azzurre!

Rafa Benitez ed Aurelio De Laurentiis cosa hanno in comune? beh hanno in comune l’amore per il Napoli, voglia di farne un prodotto vincente,sul campo,nel cinema e nel marketing.Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, presenta a Venezia il film “Il terzo tempo”. Ecco le sue dichiarazioni: “Un film per il Napoli? Abbiamo da scrivere la partitura dello scudetto, è una musica che piace molto, cerchiamo di comporla al più presto. E poi anche quella della Champions League è molto intrigante. Ma io sono per un calcio che si rinnovi, siamo ancora legati a schemi vecchi. Tutto quello che raccontavo tempo fa, quando tutti mi davano per visionario, poi piano piano si è realizzato e si sta realizzando. Adesso vediamo di fare un torneo più importante della Champions League: un torneo dove le squadre di club sono i veri proprietari del torneo stesso”.Da Nyon, dove è in corso l’Uefa Elite Club Coach Forum, parla Rafa Benitez che rilascia alcune dichiarazioni: “A furia di ripetermi: io devo vincere per i tifosi, loro ci incoraggiano sempre: la città di Napoli è unica al mondo, vive in simbiosi con il calcio, e confermo quanto già detto; se devo fare un paragone, mi ricorda molto Liverpool. Anche qui ho capito che “non camminerò mai da solo” (lo dice in inglese ndr, “I’ll never walk alone”, ricordando l’inno dei reds)”

Storia di Napoli: Rafa Benitez è un uomo di cultura, intelligente e spigliato. E si è già potuto rendere conto di due cose fondamentali: “In fondo mi sento un po come a casa mia: ho letto la storia, Napoli ha molto di spagnolo. E di Napoli adoro la cucina, ma ora devo dire basta alla mozzarella: tutti i ristoratori me la offrono, è sempre buonissima. Ma così, altro che dieta…”

Cannavaro: Non poteva non affrontare la questione Cannavaro, Benitez, chiarendola una volta per tutte: “Ho solo fatto turn over. La stagione è lunga, e noi vogliamo lottare su tutti i fronti. Non fatemi la domanda trabochetto, se preferisco campionato o Champions. Forse qualcuno, come fecero già gli inglesi, si è dimenticato che io in carriera ho vinto tutto ciò che si poteva vincere: dai campionati alle Champions, dalle Supercoppe ai Mondiali per club”. Poi su Hamsik: “E’ grandissimo, ma nel calcio si gioca in undici: la squadra vale sempre più del singolo”.

Antonio Conte: “Erano state semplici battute, tra di noi c’è stima: è stato un piacere parlare di calcio con lui per tutto il pomeriggio”.

Cosimo Silva

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