Porto di Napoli: provvedimento di fermo per la nave “Balikesir”

balikesirNel quadro del più ampio progetto di tutela della vita umana in mare e dell’ambiente marino e costiero che vede fortemente impegnato il Corpo delle Capitanerie di Porto, gli uomini della Guardia Costiera di Napoli – Nucleo Port State Control, hanno emanato neIla giornata di ieri il provvedimento di fermo ai sensi della Direttiva 2009/16 della Comunità Europea recepita dall’ordinamento legislativo italiano con il D.Lgs 53 del 2011 a carico della nave portarinfuse denominata “BALIKESIR”.

Il provvedimento di fermo emanato in data 04.09.2013 è stato adottato in quanto l’unità, successivamente ad una ispezione effettuata dagli ispettori PSC guidati dal Capitano di Corvetta Gennaro FUSCO risultava essere in condizioni sub-standard secondo le normative internazionali per la sicurezza della navigazione.

L’unità battente bandiera turca, è stata infatti sottoposta a fermo a causa delle gravi carenze strutturali riscontrate nel corso dell’ispezione estesa nonché a causa della scarsa preparazione alle emergenze da parte dell’equipaggio.

Al momento l’unità risulta ancora ferma nel porto di Napoli, in attesa dei controlli da parte degli ispettori del Registro di Classifica responsabile del rilascio della certificazione di sicurezza e dello Stato di Bandiera.

Giova ricordare che il Nucleo PSC della Capitaneria di Porto di Napoli, guidato dall’Ammiraglio Antonio BASILE, e coordinato dal Capitano di Vascello Antonio SARTORATO ha da sempre profuso notevoli sforzi nella lotta al fenomeno delle “carrette” del mare, ovvero navi sub-standard che, in difformità delle convenzioni internazionali, navigano con gravissimo rischio per la sicurezza della navigazione e dell’ambiente marino nonché per la sicurezza e per le condizioni di vita delle persone che sulle navi vivono e lavorano.

Infatti dopo i brillanti risultati ottenuti nell’anno 2012, che hanno fatto registrare il vivo apprezzamento da parte del Comando Generale delle Capitanerie di Porto, i dati di inizio anno sembrano confermare la stessa linea, infatti sono state rilevate deficienze su 14 delle 28 unità ispezionate.

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