Ai domiciliari l’ex sindaco di Casamicciola, voleva che il figlio fosse assunto al Comune

carabinieriQuesta mattina, il reparto operativo-nucleo investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di Abramo De Siano. Il provvedimento è stato emesso dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura partenopea in quanto l’uomo è gravemente indiziato di tentata estorsione aggravata nei confronti del sindaco pro tempore, Francesco Del Deo, del comune di Forio d’Ischia.

Risulta che Abramo De Siano con minacce voleva fare indire un avviso di selezione pubblica specifica per far assumere il figlio Ambrogio De Siano, presentando a Francesco Del Deo un facsimile di detto avviso come era stato fatto presso il comune di Casamicciola Terme, la cui selezione era stata fatta e vinta dal figlio.

Nonostante l’assenza dei requisiti previsti specifici da parte di Ambrogio De Siano, il padre voleva che fosse assunto con una remunerazione mensile pari a 2400 euro. L’indagine, diretta dalla IV sezione della Procura di Napoli, trae origine dalla denuncia del sindaco di Forio, che ha dichiarato di aver subito, in qualità di amministratore comunale, reiterate minacce dall’ex sindaco di Casamicciola Terme, suo conoscente nonché medico di base sull’isola d’Ischia.

 

Infatti Francesco Del Deo, nel corso della denuncia, ha dichiarato di aver incontrato nella prima decade di giugno De Siano, il quale in quell’occasione aveva ammesso di avere documenti idonei ad invalidare le elezioni amministrative del maggio 2013, in quanto riteneva che era stato nominato, all’interno della commissione mandamentale, un membro senza seguire i criteri previsti dalla legge e, pertanto minacciava di far cadere il consiglio comunale qualora il sindaco non avesse nominato suo figlio come collaboratore esterno, asserito professore universitario. Nei giorni successivi le minacce sono continuate anche in presenza del indaco e vicesindaco di Forio d’Ischia. Dalle indagini sono state rilevate conferme di quanto denunciato anche grazie al materiale raccolto.

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