Con una nota al presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, il capogruppo PSI ha sollecitato un dibattito, sottolineando che la questione è ben chiara per gli scienziati come è emerso durante i lavori in corso della conferenza mondiale dei geoparchi ad Ascea, nel Cilento.
“L’allarme – prosegue l’onorevole – è stato rilanciato dallo scienziato giapponese Nakada Setsuya, come riportato anche dal nostro giornale, fra i massimi esperti al mondo, ma la pericolosità della situazione è ben nota a tutti anche a causa del considerevole numero di popolazione interessata da una eventuale eruzione vulcanica”.
Il consiglio regionale della Campania nel 2003 ha varato un piano di decompressione abitativa denominato VesuVia, vincitore del primo premio assoluto al Forum PA 2005 e riconosciuto come best practice da organismi internazionali, ma da allora il carico abitativo nella zona rossa vesuviana si è aggravato.
Di Lello ricorda alla Boldrini di aver presentato sin dal 17 maggio scorso, quale primo firmatario, una mozione per richiamare l’attenzione del Parlamento e del Governo sulla situazione del Vesuvio e che la mozione non è neppure approdata all’esame dell’Aula.
“Dobbiamo forse aspettare – conclude Di Lello – che parli per primo il Vesuvio?”.
