Giunta alla sua sesta edizione, torna anche quest’anno la manifestazione ‘Li Marri Terra & Tammorre’, contraddistinta dalla carica di sempre che trae la sua forza dalle tradizioni culturali e musicali tipiche del sud Italia. A curare l’evento sarà ancora una volta l’associazione socio-culturale ‘Novamarra’ che ha le sue radici proprio nella zona che ospiterà questa grande festa che si terrà il 28 ed il 29 Settembre nell’area antistante la chiesa SS. Vergine del Suffragio di Marra, ‘terra di mezzo’ tra i comuni di Scafati e Boscoreale.
“La contrada di Marra era ‘la culla della tammurriata’”, ci spiega orgoglioso Simone Carotenuto che è uno degli organizzatori della manifestazione nonché leader dell’ormai noto gruppo di musica popolare ‘Simone e i tammorrari del Vesuvio’, “le antiche note della tradizione venivano tramandate dai contadini e dai cantori, che in questa zona erano tantissimi. Sono originario di Zaffaranelli, che è una delle strade più antiche di Marra, lì la tradizione dell’organetto e dei canti popolari è davvero antichissima ed addirittura è quasi impossibile riuscire a risalire alle sue origini precise che si perdono nei secoli. I miei ricordi sulle prime tammurriate mi riportano a quando ero piccolissimo e nel cortile di Zaffaranelli alcuni gruppi di persone si riunivano coi loro strumenti per suonare all’aperto. Nel corso degli anni queste vecchie usanze si sono smarrite, noi stiamo cercando di riportarle ai loro vertici mantenendo vivi i costumi del canto e del ballo popolare di una volta per le generazioni future. Prima degli anni ’80, la tammurriata marrese e di tutte le aree del vesuviano era come un fuoco enorme che pian piano si è spento ed è divenuto cenere con l’avvento di nuovi generi musicali; fortunatamente la brace sotto le ceneri non si era esaurita e stiamo provando a far rivivere quella fenice di fiamme che è la nostra musica popolare aggiungendo man mano nuovo combustibile che possa continuare la sua storia. Il nostro scopo è far sì che la nostra identità culturale non vada persa, perché le tammurriate sono cariche di valori e di una potenza storica che si sono tramandate nei secoli fino a giungere a noi. Finchè avrò forza continuerò a sacrificarmi perché possano essere possibili eventi come questo, che rappresentano a pieno la mia passione e l’amore per la mia terra”.
Nel corso degli anni, le serate de ‘Li Marri Terra & Tammorre’ hanno attratto curiosi e amanti dell’arte della tammorra da tutta Italia insieme ai suoi fedelissimi cultori dalle zone limitrofe; oltre alle serate musicali dedicate ai gruppi di canto popolare, l’avvenimento ha come sua cornice fissa la ‘Sagra dei sapori de Li Marri’ dove è il cibo locale a tenere banco tra gli astanti, arricchita gli stage pomeridiani dedicati a diversi aspetti del canto e del ballo popolare dedicati a chiunque sia desideroso di imparare e mettersi in gioco.
“Quest’anno a tenere uno degli stage della due giorni sarà la scuola dedicata alla ‘Terzignese’, che è un tipo di tammurriata che sta scomparendo e che veniva di solito eseguita sotto il Vesuvio e nelle aree più prossime ad esso”; ci spiega l’altro organizzatore dell’evento, anche il presidente di Novamarra, Pasquale Matrone, “avremo l’onore di ospitare alcuni ragazzi che mantengono viva questa tradizione e che ha fatto sì che anche quest’anno ricevessimo numerose adesioni di appassionati provenienti da altre regioni d’Italia. Durante la seconda giornata ci sarà un omaggio al Salento col corso di ‘Pizzica Pizzica’ tenuto da Moana Casciaro, che è una delle massime rappresentanti di questo genere che si contraddistingue per i suoi climax scenografici mostrando a tutti la vera essenza della pizzica. In ogni nostra manifestazione abbiamo sempre dedicato uno spazio significativo ad altre tradizioni dell’arte del canto sul tamburo provenienti da zone sempre diverse dell’area mediterranea anche se la tradizione dell’agro-nocerino e del vesuviano rimane il fulcro portante della kermesse”.
Matrone continua con il chiarire la natura delle performance musicali delle serate svelandoci alcuni particolari: “La prima serata sarà focalizzata maggiormente sulle paranze e sulle tammuriate più classiche e tradizionali. Tra queste ultime ci sarà la caratteristica e singolare ‘Giuglianese’, che sostanzialmente differisce dalla maggioranza delle tammurriate con danze che richiamano il corteggiamento, divenendo la rappresentazione di una sfida tra uomini che misurano la propria forza confrontandosi col ballo. A caratterizzare sempre la prima sera ci sarà il gruppo dell’Avvocata col canto dedicato a Maiori, il canto alla carrettiera che rimanda alla storia della nostra zona, la scuola di canto di Montemarano che porterà un po’ d’atmosfera dell’avellinese. Nella seconda serata vedremo in scena il gruppo di Pomigliano d’Arco che ha fatto il suo successo mescolando i temi della tradizione e quelle che sono le problematiche che hanno caratterizzato la vita degli operai dagli anni ’70 creando una sorta di ‘folk operaio’, accompagnati in alcuni interventi da Simone Carotenuto e da Carlo Canaglia, storico artista che ha più volte dato un suo contributo alla ‘Notte della Taranta’”.
“Infine”, si avvia a concludere Pasquale Matrone, “devo ricordare il nostro appoggio massimo a ‘CompraSud’, iniziativa che valorizza i prodotti del meridione e che farà da sfondo alle serate, e il grazie più grande va ai ragazzi della Novamarra che hanno fornito il loro grande supporto insieme ad i nostri parenti ed a tutti gli sponsor privati della zona”.
Le ultime parole di Carotenuto e Matrone sono per i comuni che troppo spesso hanno dimenticato Marra che da contrada divisa tra più parti è diventata quasi una ‘terra di nessuno’. Il loro ultimo appello è rivolto proprio alle amministrazioni di Scafati e Boscoreale, sperando che diano insieme il loro contributo garantendo all’evento la presenza di forze dell’ordine che possano garantire la sicurezza di quanti parteciperanno.
Ora non ci resta altro che aspettare il 28 ed il 29 Settembre e vedere cosa riserverà per noi questa nuova edizione de ‘Li Marri Terra & Tammorre’.
Raffaele Cirillo