Pompei: nasce un comitato a difesa del cimitero cittadino

cimitero2“Dignità e Memoria”. Questo il nome del comitato pompeiano nato per proteggere il cimitero cittadino da abbandono e degrado. Uno scopo preciso che muove le mosse a partire da una serie di recentissimi accadimenti che hanno messo in seria discussione la tranquillità del sonno eterno dei cari estinti. Cimitero. Fra esumazioni anticipate, luci votive staccate senza preavviso e rincari esosi delle tariffe cimiteriali, sembra accadere davvero di tutto da quando il cimitero pompeiano è stato privatizzato affidandone la gestione alla società abatese Mirca. Ma la qualità dei servizi, agli occhi dei più, è molto scadente.

E non è difficile immaginarlo se si pensa che il camposanto (ancor prima dell’ingresso della Mirca) non è dotato di un servizio di celle frigorifere per accogliere le salme in attesa di sepoltura, come previsto dalla normativa vigente. Per tutti questi motivi, è nato il comitato “Dignità e Memoria” che lancia un grido d’allarme contro le situazioni di degrado e abbandono che si consumano quotidianamente nel cimitero. “Vogliamo il rispetto per i nostri defunti” : così si sintetizza il messaggio di Pasquale Cascone e Alessandro Di Paolo , responsabili del comitato.

Un invito ad un maggior rispetto per la memoria dei cari estinti che deve esser stato accolto da molti cittadini che, nei giorni scorsi, hanno partecipato alla raccolta firme. Infatti se la gestione comunale del cimitero non aveva sortito i risultati sperati, le cose non stanno andando certo meglio con quella privata. E a tal proposito, Cascone e Di Paolo hanno dichiarato: “Con l’esternalizzazione del cimitero ci si aspettava una maggiore innovazione ed efficienza dei servizi. Ma così non è stato. A qualità di servizi scadenti erogati abbiamo ottenuto solo tariffe più alte da pagare. E il tutto mettendo a dura prova la tranquillità del sonno eterno dei nostri defunti. Stiamo assistendo solo ad una inaccettabile speculazione – insistono i sue responsabili continuando – di un luogo di culto gestito esclusivamente con le ciniche leggi del business”.

“Il comitato – concludono Cascone e Di Paolo – vuole impedire con fermezza che si verifichino ulteriori comportamenti oltraggiosi, lesivi per la memoria dei nostri cari”.

Parole dure che chiamano in causa una maggiore sensibilità. Sensibilità che in più di un caso, evidentemente, è venuta a mancare. Intanto per chiunque volesse aderire all’iniziativa, vale la pena ricordare che la raccolta firme durerà nei prossimi giorni. Basterà recarsi nei principali punti della città o mettersi in contatto con i responsabili del comitato “Dignità e Memoria”.

Marianna Di Paolo

 

 

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