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Trash Express, al Pompeilab va in scena l'”allegoria della munnezza”

pompeilab2Trash Express al PompeiLab, giovedì alle 21,30 circa. Al centro di aggregazione sociale e culturale di via Astolelle si tornerà ad affrontare il tema dei rifiuti. A tre anni di distanza dalle proteste cittadine contro le discariche del Parco Nazionale del Vesuvio, il regista Luigi Cesarano decide di ricordare quel periodo. Lo fa mettendo in scena un’opera teatrale, con un testo che nasce da quelle cronache, ma se ne allontana e diventa poesia. Il messaggio è chiaro: Trash Express rappresenta il momento in cui la bellezza viene immersa nel ripugnante e comincia a conviverci, e a far riflettere. Il testo è recitato da Cinzia Annunziata, Eduardo Di Pietro, Valeria Impagliazzo e Adelaide Oliano e i loro personaggi sono i protagonisti di vicende completamente sopra le righe, immersi nel loro tempo al punto di alienarsi dalla realtà. Sono talmente dentro alle loro storie, che quasi non si accorgono del mondo intorno a sé. Trash Express nasce da un’analisi del regista dell’essere umano, che è sempre più preso dalle sue storie personali, e fino a che un problema resta latente, non esiste. “Trash Express siamo noi- scrivono il regista e gli attori-, che in un clima di costante “emergenza” continuiamo a vivere la quotidianità. Nel ricordo della Campania Felix puliamo le nostre case fino all’ossessione, profumandole di prodotti chimici che ci fanno sentire la sporcizia come qualcosa che non ci appartiene. E non vogliamo accorgerci di quanto ormai sia parte del nostro patrimonio genetico”. Il meccanismo scelto dal regista per raccontare Trash Express è vicino all’umorismo pirandelliano. In un primo momento è divertente, ma tende a portare lo spettatore a riflettere. E tutto il testo, nel suo racconto, diventa interamente un’”allegoria della munnezza”, come afferma Cesarano.

Giovanna Sorrentino

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