Terme di Stabia, operai sui tetti: sarà protesta ad oltranza fino alla riapertura dell’azienda

terme2Dipendenti delle Terme di Stabia sulle barricate, i termali annunciano iniziative di protesta ad oltranza fino a quando non riceveranno soluzioni concrete per la pronta riapertura dello stabilimento. Questa mattina circa 20 operai sono saliti sui tetti dello stabilimento del Solaro per spingere l’amministrazione comunale del sindaco Nicola Cuomo ed il management aziendale a trovare la strada per la riapertura dei battenti. A seguire il blocco della statale sorrentina arriva la protesta in azienda. Da mesi i termali sono in cassa integrazione (degli ammortizzatori sociali stanno usufruendo solo i dipendenti a tempo indeterminato a differenza degli oltre cento “stagionali”)  e la struttura di viale delle Terme vera nel totale degrado e abbandono.

 

Senza servizio di guardiania i continui raid vandalici hanno deturpato gli arredi. Ora i termali sono stufi di assistere  inermi al fallimento dell’azienda e chiedono risposte in merito a vari punti della vertenza che dura ormai da  3 anni e si sta complicando non poco nelle ultime settimane. In particolare rappresentanti sindacali e dipendenti fanno pressing sull’amministrazione di palazzo Farnese in merito alle convenzioni Asl. La preoccupazione – ed il rischio è concreto – è quella di perdere l’erogazione delle cure che arrivano direttamente dall’azienda sanitaria pubblica. Nel periodo in cui le Terme di Stabia sono rimaste chiuse a sopperire alla mancanza ci hanno pensato altri centri, come lo stabilimento dello Scrajo e le Terme vesuviane. Le convenzioni Asl (dopo il tetto di 900mila euro imposto per le cure fkt nel 2009 dalla stessa azienda sanitaria) sono la maggiore fonte di guadagno per la partecipata comunale ed ora il rischio è quello di un ulteriore taglio. Tra i rappresentanti sindacali, in particolare la Uiltucs, la proposta è quella di avviare l’apertura parziale dello stabilimento attraverso gruppi elettrogeni in mancanza della fornitura di energia elettrica.

 

I termali continueranno la loro protesta anche nei prossimi giorni e già domani mattina si sono dati appuntamento a piazza Giovanni XXIII presso il Municipio dove esporranno uno striscione. Stazioneranno nei pressi della casa comunale con l’installazione di un gazebo. L’obiettivo comune è quello di arrivare alla riapertura per non perdere definitivamente le convenzioni Asl. Nelle ultime ore, dopo il blocco della statale sorrentina effettuato ieri mattina, le Rsa dei termali hanno inviato una lettera ai sindaci dei comuni della penisola sorrentina per invitarli a partecipare ai tavoli di trattativa che riguardano lo stabilimento termale e la galassia del suo indotto. Intanto altra tappa della vertenza è fissata il prossimo 24 settembre, appuntamento a Roma presso la sede dello Sviluppo economico dove prenderanno parte al tavolo le istituzioni locali e l’assessore regionale Fulvio Martusciello.

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