Così due dipendenti del Comune di Napoli sono stati arrestati, in flagranza di reato, dal personale dell’Unità investigativa centrale della Polizia municipale di Napoli, diretta dal capitano Giuseppe De Martino.
Vendevano al pubblico marche da bollo contraffatte per applicarle successivamente sui certificati richiesti. La truffa era stata realizzata cancellando, con lavaggio chimico, la parte in cui è riportato l’importo numerico e alfanumerico sulle etichette adesive originali, e stampandovi poi i nuovi valori maggiorati, operazione che garantiva un consistente vantaggio economico ai due dipendenti comunali in danno della pubblica amministrazione e degli ignari cittadini.
I due, S.G. di 64 anni già pregiudicato e G.G. di 62 anni, addetti ai terminali e allo sportello di rilascio dei documenti presso l’Ufficio Terminali della VII Municipalità di Napoli (Miano, Secondigliano, San Pietro a Patierno), sono stati sorpresi con trenta valori bollati conservati nel portafogli e quattro nel cassetto del banco di lavoro.
L’intervento della polizia municipale è stato effettuato a seguito di una denuncia. I due dipendenti truffatori sono stati tradotti nel carcere di Poggioreale su disposizione del magistrato di turno, con l’accusa di ricettazione e di detenzione e messa in circolazione di valori di bollo falsificati.