Per ben vent’anni avrebbero costretto a pagare tangenti a vari commercianti puteolani per arricchire le casse del clan appartenente. Dal 93 in poi è stata un’escalation di estorsioni a danno di commercianti dell’area flegrea, che con intimidazioni sono stati costretti a pagare il pizzo. Proprio nel 93, un imprenditore edile, ha dovuto versare circa 1500 euro alla volta per un lungo periodo ; dopo circa sei anni la stessa sorte è toccata al proprietario di un officina meccanica, che finito nella morsa del clan, dovette pagare per ben 14 anni circa 5000 euro l’anno.
Tutto questo però finisce pochi giorni fa, il 29 luglio scorso, dove i quattro già conosciuti dalle forze dell’ordine, vengono arrestati con l’accusa di estorsione aggravata e continuata, firmata dal GIP dopo il fermo da parte del Pubblico Ministero della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. L’operazione d’arresto è stata portata a compimento da parte del Comando dei Carabinieri di Pozzuoli.
Tra i quattro arrestati ci sono due fratelli, Pasquale e Gennaro di Costanzo, rispettivamente 40 e 34 anni, Crescenzo di Lauro 44 anni e Nicola Pisano 38 anni. Attualmenti i quattro accusati sono rinchiusi nel carcere di Secondigliano. La cattura dei quattro ha dato un impronta tangibile di come le forze dell’ordine, volendo, possano contrastare la criminalità organizzata, un altro plauso e non per ultimo va ad SOS Impresa, di Luigi Cuomo che ha dato sempre un contributo importante, soprattutto di tipo psicologico alle vittime del racket, standole vicino e supportandole con vari mezzi al fine di far trovare il coraggio di denunciare per non sottostare più a tali soprusi, che in alcuni casi sono durati per tanti anni, sotto la costante delle minacce.
Luciano Annunziata