Emergenza viabilità a Ercolano. Nonostante le numerose segnalazioni pervenute alla polizia locale da parte dei residenti, ingorghi e auto in sosta selvaggia continuano a penalizzare notevolmente la qualità dell’esistenza degli ercolanesi. Le sparute unità della municipale (corpo già minato in paese da un organico insufficiente e da vigili con anzianità di servizio media trentennale) sembrano non riuscire a far fronte alle esigenze di una comunità in vistoso affanno.
Tante, troppe le polemiche sull’operato di un governo locale guidato dal sindaco Vincenzo Strazzullo che ormai in paese non convince più nessuno. Il dato più allarmante è l’arrendismo con il quale i cittadini si relazionano alle istituzioni locali: “I vigili urbani? E che li chiamiamo a fare…”. Questo l’amaro sfogo di chi giorno per giorno negli anni ha perso, forse con eccessiva severità, fiducia nel ruolo delle uniformi locali e nel modo di gestire le stesse messo in essere dal comandante di turno.
Specchio della politica locale l’immobilismo che sembra attanagliare Ercolano in una morsa mortale sotto il profilo sia sociale che produttivo affonderebbe le proprie radici nei decenni di mala amministrazione costati alla cittadina vesuviana un prezzo altissimo.
Ora a complicare la già drammatica quotidianità si aggiunge il caos legato alla viabilità: è opportuno ribadire come determinate carenze siano state dalle pagine del giornale evidenziate anche in passato in modo cavillare restando stupiti ancora una volta dall’improvviso interesse degli amministratori locali per questioni solo per gli stessi “nuove” ma in realtà endemiche in paese.
In questo guazzabuglio i giovani scappano da Ercolano con rancore: troppe le promesse paventategli da chi forse oggi dal palazzo di città dovrebbe seriamente riflettere sull’opportunità di restare alla guida di questa “nave alla deriva”.
Alfonso Maria Liguori
