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Scafati, D’Alessandro (Pd): “priorità su trasparenza e criminalità”

d'alessandroIl Partito Democratico e gli altri consiglieri d’opposizione pronti ad intraprendere un lavoro senza sosta di proposta e controllo. D’ Alessandro consigliere d’opposizione (PD) si sta impegnando su due argomenti di importanza notevole per gli scafatesi. Sono quelli che oggi presenterà in consiglio comunale con le interpellanze e che saranno oggetto di battaglia politica e sociale per i prossimi mesi.

 

“Nel consiglio comunale del 31 luglio ho presentato una mozione – ha esordito D’Alessandro – in cui ho chiesto nuove e meritocratiche modalità per la formazione dello staff. Poiché da 5 anni al comune ci sono persone che percepiscono 20.000 euro all’anno senza competenze. La maggioranza in consiglio ha votato contro. Ha votato negativamente anche su un’altra interrogazione in cui chiedevo requisiti base(come la laurea) per la nomina dei rappresentanti delle partecipate. Questa è la prova che la politica di Aliberti si regge su clientelismo e raccomandazione”. “Queste sono soltanto alcune delle iniziative che abbiamo presentato fino ad ora – ha seguitato il consigliere – . Il consiglio comunale del 16 settembre è l’occasione per parlare di due ordini del giorno. Il primo: c’è l’interpellanza sulla trasparenza. Il comune di Scafati è uno degli ultimi in Italia per la trasparenza,non pubblica gli atti precedenti a 15 giorni e senza allegati. Niente delibere, niente ordinanze. C’è una completa inottemperanza del comune sulle recenti normative a livello nazionale. Forse il comune nasconde di proposito gli atti perché ha paura di qualcosa?”. “Nella seconda interpellanza c’è un altro tema rilevante. Chiederemo con forza l’adesione del consiglio alla Stazione Unica Appaltante. È uno strumento,che in sintonia con la prefettura e il provveditorato delle opere pubbliche di Campania e Molise,a cui si demanderanno tutte le gare d’appalto. Questo sarà importante per prevenire e combattere eventuali infiltrazioni camorristiche”.

“Sull’ex Coopmes – ha concluso D’Alessandro – abbiamo chiesto chiarimenti sul contratto stipulato dal comune. Sembra che lo abbia stipulato la segretaria comunale. Siamo di fronte ad un contratto nullo o inesistente. Per legge non lo può stipulare lei al posto del comune. Non è che abbia degli interessi personali in quanto ha acquistato dei locali a titolo privato?”

Aniello Danilo Memoli

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