Boscoreale: riorganizzazione “pass dopo pass”

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Da lunedì scorso è necessario fornire un documento d’identità e ritirare l’apposito tesserino plastificato, se si vuole accedere agli uffici comunali di Piazza Pace. Niente più ingresso libero, dunque, attraverso il portone principale ma passaggio obbligato attraverso quella stanza che sino a pochi mesi addietro ospitava altri uffici comunali.

Sorvegliato anche lo spazio del chiostrino affinché chi entra dall’ingresso posteriore e accede agli uffici dell’anagrafe non possa aggirare l’ostacolo e salire al primo piano senza permesso. Il provvedimento, nato nel corso della reggenza del commissario Capomacchia, è stato fatto proprio dal sindaco Balzano che l’ha sottoscritto in pieno. L’obiettivo è quello di conoscere in ogni momento l’identità di chi entra e chi esce dal Palazzo, creando una sorta di filtro – barriera a quanti nel passato, spesso, ciondolavano per i corridoi favorendo disservizi e malfunzionamento della macchina comunale.

«La misura» sottolinea il sindaco «era necessaria e non è che la prima di una lunga serie finalizzata a migliorare e a dare speditezza alla meccanismo, riducendo e poi eliminando le barriere burocratiche che bloccano il dialogo tra l’amministrazione e il cittadino». Proprio con questo obiettivo, il sindaco ha indicato nel mercoledì il giorno in cui riceve i boschesi e ne ascolta lagnanze, recriminazioni o suggerimenti. Intanto, l’apertura ad incontri e convegni della nuova sede della biblioteca comunale, in Piazza Vargas, è stata rinviata di qualche mese.

C’è bisogno, fanno sapere dagli uffici di Piazza Pace, di sistemare gli interni e le scaffalature in osservanza di quelle che sono le vigenti norme di sicurezza per un ufficio pubblico destinato a essere regolarmente frequentato. Per la fine del mese, poi, è previsto il consiglio comunale. All’ordine del giorno tutte le questioni inerenti la riorganizzazione dei settori e quelli della non rosea situazione finanziaria dell’Ente.

Enrico Guastafierro

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