Il campanile della Basilica Pontificia di Santa Croce di Torre del Greco è il fulcro del centro storico cittadino, nonché il simbolo della città: attorno ad esso, in parte seppellito ma non distrutto dall’eruzione del Vesuvio del 1794, i torresi hanno ricostruito la cittadina, così che oggi rappresenta l’asse attorno a cui si muove tutta la città.
L’azione del vulcano nel corso dei secoli e le particolari condizioni idrogeologiche del territorio comunale hanno negli anni reso le condizioni in cui versa il campanile di Santa Croce ormai drammaticamente fatiscenti. Nonostante la battaglia portata avanti sin dal 2005 da Don Giosuè Lombardo, parroco pro tempore della Basilica, per consentire un tempestivo restauro del bene citato, e i numerosi pareri favorevoli ripetutamente ottenuti da Soprintendenza, commissioni tecniche ministeriali e persino dal Capo dello Stato, nulla si è finora smosso in merito, e la situazione continua a peggiorare.
Il restauro del campanile in questione non permetterebbe solo il recupero di un bene di importantissima rilevanza storica, sociale, urbanistica ed architettonica, peraltro vincolato ai sensi della L. 1089/39, ma rappresenterebbe anche l’inizio della valorizzazione dell’intera Torre del Greco, uno dei maggiori centri urbani in Campania.
Per questi motivi l’on. Arturo Scotto, coordinatore regionale di Sinistra Ecologia Libertà, ha deciso di presentare un’interrogazione parlamentare sulla questione, e di consegnare, in occasione della Festa regionale di Sinistra Ecologia Libertà Campania che si terrà dal 25 al 29 settembre presso la villa comunale di Castellammare di Stabia, a cui parteciperà anche il Ministro dei Beni Culturali e delle Attività Culturali e del Turismo Massimo Bray, una lettera per chiedere quali misure intenda prendere per salvaguardare il bene culturale in questione, specialmente considerata la necessità di agire in tempi rapidi.