In particolare, oggetto della serata sarà l’analisi del documento Onu, che con i suoi 50 articoli tutela i diritti di 650 milioni di persone in tutto il mondo. Ma, come tutti i trattati internazionali, necessità di essere applicato dai singoli Paesi. Si tratta del primo grande trattato sui diritti umani a entrare in vigore nel nuovo millennio e promette di rappresentare una pietra miliare nel percorso di accettazione, partecipazione e inserimento alla vita sociale e lavorativa dei disabili. Scritta assieme alle più grandi associazioni e organizzazioni del settore, la Convenzione colma una lacuna del diritto internazionale e tratteggia nel dettaglio i diritti di cui godono le persone disabili, chiedendo quel cambiamento di atteggiamento da parte della società indispensabile a garantire il raggiungimento della piena uguaglianza. Nel concreto, il testo della Convenzione non si preoccupa di introdurre nuovi diritti, ma si prefigge piuttosto di promuovere, proteggere e assicurare alle persone con disabilità di godere degli stessi diritti di tutte le altre persone, senza discriminazioni o posizioni di svantaggio. Nel documento si nominano diritti non negoziabili quali quello alla vita, alla salute, all’istruzione, al lavoro, a una vita indipendente, alla mobilità, alla libertà di espressione e in generale alla partecipazione alla vita politica e sociale. Da qui l’importanza di conoscere e diffondere gli articoli che compongono la convenzione, anche perché, come si diceva in apertura, non si tratta di un testo al quale abbiamo aderito astrattamente, bensì di una materia che è stata tradotta in legge e che dovrebbe portare ad atti concreti da parte degli enti pubblici nazionali e locali.
Il dibattito pubblico è quindi un momento fondamentale, che si rende necessario per elaborare un modo nuovo di intendere la disabilità, che presuppone una diversa impostazione delle politiche in favore dei cittadini e delle persone con disabilità, non più limitate ai soli interventi sociali, per quanto importanti. A introdurre la serata sarà il presidente Luigi Mele dell’ associazione U.I.L.D.M. di Cicciano seguito dal vicepresidente Maria Venditti e da Lorenza Biasco dell’associazione F.I.A.D.D.A. (Famiglie Italiane per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi). Mentre i saluti ufficiali sono portati dal sindaco di Scisciano prof. Edoardo Serpico, l’assessore alle Politiche Sociali, Giovanna Napolitano, l’assessore Pari Opportunità del Comune di San Paolo Belsito, Benedetta Cava e Cristina Mucerino sociologa Commissione Socialità del Comune di Scisciano. Il dibattito – incontro sarà moderato dal medico pediatra Giuseppe La Rezza. L’iniziativa è aperta a tutti e rientra nel progetto “Lento Pede” che mira ad informare, riconoscendo nella diversità una risorsa da sviluppare al meglio e non da evitare!