Pompei: D’Alessio indagato, opposizione silente

COMUNE-PIAZZA-POMPEI1_Public_Notizie_270_470_32No comment, non so, non c’ero. Questa la risposta tipica dell’opposizione pompeiana chiamata a commentare la notizia del giorno: D’Alessio indagato per concussione nel caso Parking Plinio.Gli stessi uomini che avrebbero dovuto sferrare l’attacco definitivo al sindaco cadente, si ritrovano silenti di fronte al colpo clamoroso che la procura di Torre Annunziata ha inferto oggi al primo cittadino.

Unica eccezione all’afasia dilagante, la dichiarazione di Alberto Robetti, di recente allontanatosi dal gruppo Unità e Impegno: “Rispetto la vicenda umana, ma mi auguro che si dimetta perchè, in caso di condanna, il consiglio comunale verrebbe sciolto”. Il resto dei commenti, invece, è un peana all’uomo diverso dal politico, un inno alla pietas per l’imperatore caduto.

E allora ti spieghi come, uno dei sindaci più impopolari, complici la Cartiera e i parcheggi scomparsi, sia ancora al timone di una nave che, nonostante le falle, stenta ad affondare. O, forse, si ripete, a livello locale, quello che per Berlusconi accade a livello nazionale: la politica svicola di fronte alle proprie responsabilità, in attesa che la magistratura faccia il proprio corso, eliminando le ombre che la politica non è riuscita a rischiarare e la giustizia è chiamata a dissolvere. Perchè la pietà umana ha un altissimo valore. Ma la legalità, dentro e fuori le istituzioni, non ha prezzo.

Claudia Malafronte

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