Francesco Totti, il capitano, core de Roma, per tutti i tifosi romanisti è un’icona, una bandiera: di quelle che ormai nel calcio moderno non esistono più. Quanti calciatori abbiamo visto baciare la maglia della squadra in cui giocavano e poi, alla prima favorevole occasione, accettare offerte economiche più convenienti. Totti è sempre stato fedele alla squadra della Capitale, la sua città e seppur lusingato sovente da offerte economiche più convenienti, specie dall’estero, non ha mai tradito l’amore viscerale dei propri tifosi. C’è un aspetto però di questo talentuoso calciatore che esula dall’ambito sportivo e meritevole d’attenzione. La grande umanità e generosità verso coloro che non sono stati fortunati nella vita. Il capitano della Roma è sempre molto attento ai vari casi di sofferenza che gli prospettano o apprende direttamente. È di questi giorni la vicenda di quella bimba emiliana, Chanel, stesso nome della sua amata figliola che aveva bisogno di un’operazione chirurgica delicata ed onerosa. Totti seppur impegnato nel riscaldamento pre-partita con il Parma, ha ascoltato l’appello provenire dagli altoparlanti dello stadio, si è dissociato per un attimo dai suoi compagni di squadra e con un gesto che gli fa onore, ha preso in braccio la bimba promettendo ai genitori un sostanzioso aiuto economico. Si parla di un robusto assegno, staccato a fine gara, a sostegno della causa. Sono queste le vicende che toccano nel profondo del cuore ed affascinano coloro che seppur non romanisti, restano ammirati da tanta nobiltà d’animo. Lo scrivente, campano e tifoso del Napoli, lavora a Roma da molti anni ed episodi simili sul capitano ne ha ascoltati molti, specie negli esercizi pubblici capitolini. Tant’è che anche i supporter laziali stimano molto Totti proprio per questa sua innata generosità. Si può essere tifosi di varie squadra ma di fronte a simili gesti di solidarietà, si accantona la fede e ci si ritrova in sintonia di ideali. Totti che ha avuto dalla vita il dono del talento calcistico non resta indifferente di fronte a coloro che soffrono ed hanno bisogno di cure o operazioni costose. Sovente, si racconta negli ambienti capitolini, il capitano si reca nelle strutture ospedaliere romane e dopo aver appreso le attrezzature mediche di cui necessitano provvede in prima persona a comprarle. Chapeau ! Da tifoso napoletano, sebbene i rapporti con i romanisti non sempre sono stati idilliaci, mi sento di dire: “Totti la nobiltà d’animo ti fa onore, fare beneficenza a chi soffre è un grande esempio di altruismo e cristianità”. Onore al merito.
Annibale Nuovanno
